Operazione Ramo d'Ulivo, circondato Afrin
Vi presentiamo le valutazioni di Can Acun, giornalista presso SETA
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A margine dell’Operazione Ramo d’Ulivo le forze armate turche hanno preso il controllo delle regioni lungo il suo confine con Afrin pulendo le zone dai terroristi dell’YPG e nell’ultima settimana sono stati eliminati tutti gli elementi terroristici da Jinderese, Raco, Şeyh Hadid e Şeran. Neutralizzando i terroristi localizzati al confine con la Turchia ha impedito anche ai terroristi dell’YPG di lanciare razzi e missili nelle terre turche. Questo è uno dei risultati positivi dell’operazione per la sicurezza nazionale della Turchia.
Prendendo il controllo della regione al confine la Turchia ha impedito all’YPG/PKK di infiltrarsi a Hatay( città turca) attravesro le montagne di Amanos. Quindi neutralizzando i terroristi al confine Turchia ha sequestrato anche numerosi sistemi di arma. Questa operazione dovrebbe esser considerata non sola come una necessità per la sicurezza al confine ma pure per colpire le risorse umanitarie e il finanziamento dell’organizzazione terroristica PKK . La Turchia con l’Operazione Ramo di’Ulivo e con quella precedente, Scudo dell’Eufrate, ha dato il messaggio di non permettere mai alla creazione di un corridoio terroristco lungo il suo confine.
A margine dell’Operaizone Ramo d’Ulivo la città di Afrin è stata circondata attivamente dalle forze armate turche. Tuttavia, nè le forze armate turche nè l’esercito libero siriano hanno iniziato un’attacco per conquistare il centro della città. I terroristi dell’YPG utilizzano i civili come scudo e gli impediscono di lasciare il centro. Questo fatto, infatti viene registrato anche dai droni delle Forze armate turche. Anche se i civili vuogliono lasciare il centro fuggendo dai terroristi dell’YPG verso le zone controllate dalle Forze Armate turche e dell’Esercito libero siriano, i terroristi non gli permettono di lasciare la città. Ecco per questo motivo cioè poiche la Turchia dà importanza alla sicurezza dei civili, dimostra grande attenzione nell’operazione.
Mentre continua l’Operazione Ramo d’Ulivo, Turchia si prepara per nuove misiure per la sua sicurezza al confine a sud. Da un lato sono in corso i negoziati con le autorità statnuitensi su Membij, a ovest dell’Eufrate dall’altro lato le autorità turche sono in cottatto con le controparti nel governo centrale iracheno per la pulizione dei terroristi dalle terre irachene.
Gli USA avevano dato il permesso per il ritio dell’YPG verso est dell’Eufrate dopo la conquista di Membij con l’YPG e le forze democratiche siriane e che la città sarebbe stata governata dalle autorità arabe. La Turchia aveva accettao questa proposta in vista alla liberazione della città dal DAESH. Dunque, le autorità americane hanno sostenuto che l’YPG si sia ritirato Membj ma questa dichiarazione è stata smentita dalle autorità turche. Turchia è determinata a pulire la regione di Membj dai militanti dell’YPG.
Dopo questi passi della Turchia, le autorità americane hanno iniziato i contattı con le loro omologhe turche.
La Turchia e gli Stati Uniti supervisioneranno il ritiro dell’YPG dalla cittadina di Manbij, situata nel governatorato di Aleppo, vicino alla riva occidentale del fiume Eufrate, e diventeranno i garanti della sicurezza nel territorio. Le parti si uniranno per discutere l’adozione di un piano mirato a garantire la sicurezza di Manbij. La bozza di progetto sarebbe già stata elaborata da un gruppo di esperti. In questo contesto se YPG non si ritirerà “verrà lanciata un’operazione militare non soltanto a Manbij, ma anche sulla riva orientale del fiume Eufrate”.
Si trattarebbe di un operazione militare nelle terre irachene con il governo centrale iracheno in Iraq. L’operazione dovrebbe esser condotta dopo le elezioni in Iraq. I terroristi del PKK si trovano maggiormente a Duhok, Zagros ve Qandil, tuttavia approfittando dalla presenza di DAESH in Iraq, ha esteso il suo confine.
Turchia con la sua nuova tattica, cerca di eliminare i terroristi no all’interno del suo confine ma con le operazioni oltreconfine. Si può dire che con le due Operazioni( Scudo dell’Eufrate e Ramo d’Ulivo) la Turchia ha quasi annullato tutte le minacce terroristiche rivolte fuori dal confine. Questo causerà l’effetto di donmino e sarà diminuto anche il terrorismo nelle terre turche.