La Via Licia

Nonostante il mare e i paesaggi siano simili, ogni località si è differenziata per una attrazione specifica.

326569
La Via Licia

La Via Licia
La costa mediterranea della Turchia è tra le destinazioni turistiche più popolari del mondo.
Nonostante sia più corta della costa dell’Egeo e del mar Nero, è lunga quasi 1600 km.
La bellezza dei paesaggi, con le montagne a picco sul mare e spiagge deserte, il clima sempre mite e l’ospitalità degli abitanti l’hanno resa famosa.
Quasi ogni città o villaggio ha un nome familiare per i turisti: Marmaris, Dalaman, Fethiye, Kas, Olympos, Alanya, Side...
Nonostante il mare e i paesaggi siano simili, ogni località si è differenziata per una attrazione specifica.
Dalyan ha le sue tombe rupestri e le tartarughe marine, Fethiye è la capitale del parapendìo, Side è la sede di un famoso festival culturale, Alanya è famosa per la sua lunghissima spiaggia.
Dagli sport acquatici alla natura, i luoghi di interesse sono moltissimi, e gli appassionati di storia e archeologia possono scegliere di visitare ogni giorno un sito diverso: la regione un tempo era chiamata Licia, e i suoi abitanti hanno lasciato città, tempi e necropoli monumentali.
Ma più le attrazioni della costa diventano conosciute, più visitatori ne cercano di nuove, meno frequentate.
La Via Licia è il cammino che i viaggiatori in cerca di avventure e strade non battute percorrono lungo il Mediterraneo.
E’ un sentiero lungo 540 Km che segue la costa sulle montagne costiere e permette di visitare le località più famose della Turchia Mediterranea evitando le strade principali, le concentrazioni di turisti e le città.
Tra Fethiye e Antalya, gli appassionati di trekking possono percorrere le montagne della zona più famosa del Paese, tra panorami mozzafiato, una natura spesso incontaminata e i resti monumentali di civiltà scomparse.
La Via Licia parte da Ölüdeniz, una località che merita un viaggio. Celebre per la sua “Laguna Blu” e il mare dai riflessi più tipici dei Tropici che del Mediterraneo, è diventata famosa anche per essere il paradiso del parapendìo.
La ragione principale è il Monte Babadağ, il “Padre delle Montagne”: alto quasi duemila metri, ma a picco sul mare, permette voli di anche un’ora per i piloti esperti, e di quaranta minuti per i turisti che vòlino in tandem.
Proprio il Babadağ è la prima montagna che chi percorre la Via Licia deve attraversare: nonostante il caldo estivo, l’aria della montagna coperta di cedri è sempre più fresca rispetto alle spiagge.
Subito dopo il Babadağ, la Via Licia passa da un’altra delle meraviglie della Turchia Mediterranea.
La Valle delle Farfalle è una delle località di ecoturismo più popolari del Paese. Oltre cento specie di farfalle sono state classificate nella valle che arriva fino al mare. Molte di queste specie sono uniche al mondo, essendosi evolute nella valle isolata dal resto della costa.
Un semplice campeggio permette di fermarsi per la notte: percorrere la Via Licia in tutta la sua lunghezza può richiedere settimane, ma la zona è una riserva naturale di prima categoria, e qualsiasi costruzione è severamente proibita.
A circa dieci kilometri lungo il Cammìno, c’è un’altra riserva naturale e un’altra valle che dalle montagne scende fino ad una spiaggia incassata tra le rocce: è Kabak, un paradiso per i campeggiatori, quasi inaccessibile, famosa per le piccole cascate.
Passata Kabak, la Strada raggiunge una serie di villaggi alti sulla costa, che in questo tratto è quasi inaccessibile.
Attraversando quello che fu il cuore della Licia storica, che fu parte dell’Impero Persiano fino alla conquista di Alessandro Magno, si arriva nella provincia di Antalya.
Dopo tanti villaggi piccoli o piccolissimi, Kaş è la prima cittadina che si incontra sulla Via Licia dopo la partenza da Ölüdeniz.
Un tempo era un piccolo villaggio di pescatori, quasi isolato. Oggi è una località turistica famosa e uno dei posti migliori in Turchia per le immersioni subacquee.
Con il suo mare trasparente e ricco di vita, un’immersione a Kaş merita un viaggio: non è difficile incontrare tartarughe marine e razze, e ben sei relitti artificiali, compreso un aereo della Seconda Guerra Mondiale, possono essere visitati.
Esplorare la costa in kayak o risalire il canyon Kibris sono altre attività popolari della zona, e anche qui è possibile provare il parapendìo.
Dopo Kaş, e un’altra serie di villaggi, si arriva a Demre, un’altra località turistica famosa.
L’antica Myra, vicino Demre, era la città originaria di San Nicòla, la cui generosità fu all’origine della tradizione di Babbo Natale, il Santa Claus americano.
Demre è anche famosa per la città sommersa di Kekova: quasi duemila anni fa, un terremoto che distrusse la città antica provocò lo sprofondamento del suolo in mare.
Oggi le rovine della città, con case e strade, sono visibili sul fondo del mare, grazie all’acqua trasparente e alla scarsa profondità.
Da questo punto, la Via Licia attraversa una delle parti più remote della Turchia meridionale. Una delle attrazioni però è Capo Gelidonia, con il suo faro, dove fu ritrovato il relitto di una delle navi più antiche che si conoscano.
Dopo Çıralı, si arriva al Parco Nazionale di Olympos, uno dei posti che ha reso famosa la costa meridionale della Turchia come paradiso naturale.
Ma è una paradiso vicino ad un inferno, altrettanto naturale: Yanartaş, “le rocce fiammeggianti”, un posto dove decine di fuochi bruciano costantemente attraverso fori nelle rocce.
Si tratta di eruzioni di gas naturale, famose fin dall’antichità, che probabilmente diedero origine al mito della Chiméra, il mostro dall’àlito di fuoco, descritto tra l’altro anche da Omèro.
Pare che anticamente i fuochi venissero usati come fari dai marinai. Ma oggi, con uno spirito pratico molto caratteristico, i Turchi le usano per far bollire il té: non capita tutti i giorni di poter bere un çay preparato su fiamme mitologiche!
Da questo punto, la Via Licia si divide in una parte costiera, lungo le località turistiche del golfo di Antalya, e una montàna, meno frequentata. Ufficialmente, términa a Geyikbayırı, vicino alParco Archeologico di Termessos, sulle montagne che dòminano la spiaggia di Koniaalti ad Antalya.
Chi ne percorre anche solo una parte ne ritorna con ricordi indelebili, e la sensazione di aver visto una parte di mondo che racchiude l’essenza del Mediterraneo: tra la Turchia della spiagge e quella dei siti archeologici e dei parchi naturali, le montagne e la gente dei villaggi mantengono viva una tradizione millenaria di ospitalità.



etichetta:

NOTIZIE CORRELATE