Prospettiva Globale 5

Come non possono essere risolte le crisi regionali con gli attori globali?...

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Prospettiva Globale 5

Vi presentiamo le valutazioni sulla questione del decano del Facoltà di Scienze Politiche presso l’Università Yildirim Beyazit Ankara, il Prof.  Kudret Bulbul…

La scorsa settimana abbiamo menzionato brevemente che le crisi regionali non potevano essere risolte con attori globali. Oggi voglio approfondire questo argomento.

Negli ultimi anni, non c'è stata stabilità in nessun paese in cui sono intervenuti gli attori internazionali o le coalizioni internazionali guidati da attori globali. Al contrario, si può dire che nelle regioni esposte all'intervento degli attori globali è sostenuta l’instabilità. Questi paesi hanno generalmente affrontati più morti, lacrime, grandi migrazioni, crisi economiche e diventati più inabitabili.

Questa amara verità si rileva in un'occhiata rapida alle crisi nel periodo recente, in cui sono coinvolti attivamente gli attori globali.

L'Unione Sovietica è svanita nella storia. Pero’ la crisi in Afghanistan, iniziata con l'occupazione dell'Unione Sovietica, continua ancora nonostante il grande dolore vissuto. Sì, Saddam era un dittatore. Durante il dominio repressivo di Saddam, ci sono stati molto gravi persecuzioni. Ma la situazione  in Iraq e’ aggravata con l’intervento degli attori globali. 

Quante speranze hanno i libici sul futuro di una Libia depredata, suddivisa dall'intervento di attori globali?

E la Siria? Chi può prevedere un futuro in Siria che con l’intervento degli attori globali quasi tutti i cittadini sono stati costretti a lasciare il paese, sono state uccise centinaia di migliaia di persone e sono diventate irriconoscibili le città come Damasco, Aleppo, portatori di civiltà?

Il Pakistan, che ha pagato il prezzo più alto a causa della guerra di decenni in Afghanistan, con le minacce degli Stati Uniti oggi affronta una crisi più severa rispetto agli anni precedenti.

Quanta pace ha portato l'Accordo di Dayton ai musulmani bosniaci che Aliya, uno dei leader più grandi dell'umanità, è stato costretto a firmare con minacce, ricatti e promesse non mantenute? Gli assassini serbi, che hanno seppelliti i musulmani bosniaci nelle fosse comuni, sono stati condannati dal Tribunale internazionale per i crimini di guerra, ma la Bosnia ed Erzegovina, un paese diviso tra i serbi, i  croati ei bosniaci, è diventata un paese difficile da governare.

Il dramma dei musulmani Rohingya / Arakan, che il Myanmar ha costretto al migrazione forzato, dando al fuoco le case ed uccidendogli, e che per ora si rifugiano in Bangladesh, non attira l'interesse della comunità internazionale o degli attori globali per la loro incapacità di venire in Occidente a causa della distanza.

E’ palese il punto in cui si trova la Palestina con gli interventi degli attori globali nell’ultimo secolo. Con l'occupazione israeliana le terre palestinesi diminuiscono di giorno in giorno ei palestinesi vivono nelle condizioni di carcere semiaperto, con un'area di libertà che sta diventando ogni giorno sempre più ristretto.

Certo che gli esempi sono di più.

Sfortunatamente, tutte le crisi menzionate sopra sono crisi affrontate nei geografi musulmani. Questa situazione deve essere spiegata e valutata.

Perché i problemi diventano più permanenti con l'intervento degli attori globali?

Forse la ragione più fondamentale per questo è la mentalità degli attori globali. La politica internazionale si vede non indicizzata dalla giustizia, dai diritti, dal valore, ma dagli interessi. Questo punto di vista si dimostra chiaramente nella dichiarazione di questa settimana della relatrice UE sulla Turchia, Kati Pari, in cui si dice che l'organizzazione terrorista PKK, che ha ucciso 40 mila persone, non costituisce una minaccia per loro. Questo punto di vista è preoccupante per l'umanità che non porta alcuna preoccupazione, ansia, virtù o qualsiasi cosa relativa al terrorismo fino a quando non attacca se stesso. Questo approccio non è familiare per la nostra civiltà. Non possiamo guardare ad alcun problema con una visione imperialista. Nella nostra civiltà c'è anche una legge di guerra.

In questo contesto, gli attori globali possono essere i portatori e la fonte delle crisi nella nostra regione.

Gli attori globali possono sostenere le crisi regionali, come spesso si vede, per danneggiarsi a vicenda. Possono voler usare i paesi della regione come luogotenente per danneggiare gli altri nella direzione dei loro scopi imperialisti.

Gli attori globali possono vedere come un'opportunità commerciale le crisi regionale a causa del grande volume di vendite di armi.

D'altra parte, gli attori globali sono difficilmente colpiti dalle persecuzioni causata dalle crisi regionali. I paesi regionali pagano i pesanti costi delle crisi. Gli attori globali non sono permanenti nella regione.

Se la soluzione non si cerca a livello regionale, i paesi regionali soffrono / soffriranno dalla lotta tra gli attori globali.

Potremmo avere molto giuste critiche alle politiche espansionistiche, settarie e razziste dei paesi vicini. A causa di queste politiche possono essere passate inosservate gli sforzi dei paesi regionali per cercare una soluzione regionale. Come negli esempi sopra, l'intervento di attori globali nei problemi regionali non risolve le crisi,  ma approfonda ulteriormente le crisi nella regione.

Abbiamo presentato le valutazioni sulla questione del decano del Facoltà di Scienze Politiche presso l’Università Yildirim Beyazit Ankara, il Prof.  Kudret Bulbul…



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