ONU annuncia un rapporto sulle violazioni dei diritti umani commesse dal PYD / YPG

Nel rapporto si afferma che ad Afrin, l’organizzazione terroristica costringe gli uomini ad entrare in armi...

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ONU annuncia un rapporto sulle violazioni dei diritti umani commesse dal PYD / YPG

Nel rapporto "Recenti sviluppi in Siria nord-occidentale" del 7 febbraio, preparato dall'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli aiuti umanitari (OCHA) sono stati rilevati le violazioni dei diritti umani commesse dall’organizzazione terroristica PYD / PKK.

Nel rapporto si afferma che ad Afrin, l’organizzazione terroristica costringe gli uomini ad entrare in armi ed impone restrizioni alla libertà di movimento, in particolare per gli uomini.

Il PYD impedisce l'uscita dei civili da Afrin. In cambio, è stato riferito che il 6 febbraio alcune persone "non cittadini di Afrin" si sono trasferite nella zona controllata dal regime. Il 90% di quelle persone erano donne e bambini, agli uomini non è stato consentito di lasciare la regione.

Secondo l'ONU, il 10% dei residenti di Afrin e Idlib non possiedono carte d'identità. I documenti in ordine delle persone si sequestrano dall’organizzazione.

A causa della chiusura di alcune aree di transito, coloro che precedentemente hanno abbandonato la regione non possono essere unificati con le famiglie. Alcuni bambini sono costretti a lasciare le loro famiglie.

Nel rapporto si riferisce anche che nei primi giorni di febbraio molti civili sono rimasti feriti in attacchi missilistici contro Azez, controllato dagli oppositori. Un bambino ha perso la vita quando un'auto con civili è stata colpita da un razzo ed altre sei persone sono rimaste ferite. I civili feriti sono stati trasferiti negli ospedali turchi.

Le violazioni dei diritti umani commesse dall’organizzazione terroristica PYD / PKK si sono riflette anche nei rapporti di Human Rights Watch (HRW), Amnesty International e l'organizzazione per i diritti umani siriana (SNHR).


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