Grecia, da zona euro nessun aiuto senza ampio piano riforme

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Grecia, da zona euro nessun aiuto senza ampio piano riforme

RIGA (Reuters) - I creditori europei della Grecia non autorizzeranno lo sblocco di nuovi aiuti finanziari finché Atene - nonostante la bancarotta ormai prossima - non concorderà un piano completo di riforme economiche.

È il messaggio che emerge dalla riunione odierna dell'Eurogruppo, tenutosi a Riga, in Lettonia, vertice segnato fin dalla mattinata dalle dichiarazioni di diversi ministri sull'incocludenza dei colloqui e sulla necessità di prepararsi ad un eventuale piano B sulla Grecia.

Il numero uno dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha rimandato al mittente la proposta del collega greco Yanis Varoufakis di un anticipo sui pagamenti in cambio di un primo e parziale impegno sulle riforme, e in conferenza stampa ha parlato della necessità di un "ampio e dettagliato piano di riforme", nonostante la consapevolezza che la liquidità nelle casse greche stia finendo.

Dijsselbloem ha inoltre sottolineato che i 7,2 miliardi di euro di crediti alla Grecia attualmente congelati non saranno più disponibili dopo giugno.

D'altra parte la discussione tra i ministri sulla Grecia è durata poco più di un'ora e, di fronte al fatto che Atene non sembra ancora in grado di presentare una lista dettagliata di riforme, si è di fatto evitato di affrontare qualsiasi dettaglio tecnico, come quello dell'eventuale obiettivo di avanzo primario che potrebbe essere fissato per la Grecia.

Ieri il premier Alexis Tsipras, dopo aver incontrato il cancelliere tedesco Angela Merkel a Bruxelles, aveva detto di sperare in un accordo entro la fine del mese e la stessa Merkel ha ribadito oggi l'auspicio di arrivare rapidamente ad un'intesa.

PASSI AVANTI

Cautela è stata espressa anche dal commissario Ue agli Affari monetari Pierre Moscovici che, pur riconoscendo che qualche progresso è stato compiuto negli ultimi giorni, ha affermato che l'accordo è ancora lontano.

"Il nostro messaggio di oggi è molto chiaro: dobbiamo accelerare" ha detto Moscovici. "Non c'è altra scelta se vogliamo raggiungere l'obiettivo che tutti condividiamo, quello di una Grecia stabile, prospera e ancorata alla zona euro".

Che qualche passo in avanti sia stato compiuto lo ha sottolineato comunque oggi anche il presidente Bce Mario Draghi.

Stamane, prima del meeting, Varoufakis aveva fatto riferimento sul proprio blog a una disponibilità e apertura su alcuni temi come le privatizzazioni o l'istituzione di una commissione indipendente dal governo per la supervisione della raccolta fiscale, respingendo però l'ipotesi di nuovi tagli su pensioni e salari.

Al termine del vertice il ministro ha tentato di smorzare le divergenze, assicurando che l'accordo verrà trovato in tempi rapidi e ribadendo la disponibilità della Grecia di arrivare a compromessi


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