Erdoğan, conferenza stampa a Vilnius

Erdoğan: “La "lotta senza compromessi al terrorismo è la nostra linea rossa".

2010517
Erdoğan, conferenza stampa a Vilnius

“La "lotta senza compromessi al terrorismo è la nostra linea rossa. Ora ci aspettiamo una posizione decisa e chiara da parte di tutti i nostri alleati su questo tema”. Lo ha detto il Presidente Recep Tayyip Erdoğan durante la conferenza stampa al termine del Vertice dei Capi di Stato e di Governo della NATO in Lituania.

“Alcuni dei nostri alleati hanno mantenuto una relazione distorta con le forze del PYD/YPG, il che danneggia l'unità e l'integrità dell'alleanza. Non vi è alcuna giustificazione ragionevole o logica per questo.” ha aggiunto Erdoğan.

Il presidente, a proposito della guerra Russia-Ucraina, ha detto che Zelensky (Presidente dell'Ucraina) è favorevole alla continuazione dell'iniziativa, e Putin (Presidente della Russia) ha presentato alcune proposte. ”Stiamo lavorando in modo orientato alla soluzione, tenendo conto anche di tali proposte. Se le parti (Russia-Ucraina) ci offrono  il ruolo di mediazione, accetteremmo volentieri di assumere questo ruolo. Continueremo a utilizzare il nostro stretto dialogo con entrambi i nostri vicini per prolungare l'iniziativa e risolvere le crisi. Come abbiamo sempre detto, in guerra non ci sono vincitori, ma tutti sono perdenti. Vogliamo rinnovare le speranze di pace nella nostra regione”.

Il Presidente Erdoğan ha precisato che la Türkiye è sempre stata un Paese sostenitore della politica di porta aperta della NATO, e ha aggiunto "Finora non abbiamo mai ostacolato l'ingresso di alcun Paese nell'alleanza per motivi arbitrari".

Erdoğan ha affermato che l'organismo incaricato di approvare i protocolli di adesione della Svezia alla NATO è il Parlamento turco, rappresentante della volontà nazionale.

Riguardo al rogo del Corano in Svezia, il Presidente Erdoğan ha alzato il tono: "Attaccare i valori sacri delle persone non è libertà d’espressione, ma barbarie, primitività, una forma di terrorismo".

Parlando della risoluzione di condanna dell'atto del rogo del Corano presso il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, il Presidente ha affermato che i Paesi che hanno votato contro la risoluzione dovrebbero rivedere la loro comprensione di libertà e diritti umani".



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