Il presidente Erdogan: "Non lasceremo nemmeno un terrorista all'interno della Turkiye”

"Il nostro obiettivo è quello di non lasciare un solo terrorista con le mani sporche di sangue all'interno della Turkiye prima della fine del 2023, il centesimo anniversario della nostra Repubblica. Allo stesso modo, non lasceremo che questi criminali respirino al di fuori dei nostri confini”, ha dichiarato il presidente Recep Tayyip Erdogan.

Il presidente Erdogan si è rivolto al popolo durante la manifestazione a Sancaktepe, Istanbul.

Erdogan celebrando la festa della mamma di tutte le madri, ed affermando di credere nella sacralità della famiglia, ha aggiunto:

"Saluto con rispetto le nobili madri del mio Paese che sono orgogliose di crescere figli che sono un bene per la patria, la nazione, lo Stato e la ummah, e tutte le madri della nostra geografia del cuore dall'Africa all'Asia, dai Balcani al Turkestan, i cui cuori sono con noi in questo momento".

Il presidente turco sottolineando che la Turkiye si trova in una regione molto strategica, ha affermato:

"Siamo un Paese al centro di tre continenti. Siamo sulla via di transito delle risorse energetiche. Nel corso della storia, molte guerre sono state combattute per controllare questa geografia di cui siamo al centro. Tutte le grandi lotte della storia, dalle Crociate alla Guerra di Gallipoli, avevano questa intenzione alla base.

Consideriamo la nostra lotta di 40 anni contro l'organizzazione terroristica separatista PKK come una parte di questa resa dei conti storica".

Erdogan mettendo in evidenza di aver portato la presenza terroristica all'interno del confine fino all'estinzione, ha dichiarato:

"Il nostro obiettivo è di non lasciare un solo terrorista con le mani sporche di sangue all'interno della Turkiye prima della fine del 2023, il centesimo anniversario della nostra Repubblica. Allo stesso modo, non permetteremo a questi criminali di respirare fuori dai nostri confini".

Infine, il presidente Erdogan ha dichiarato che non si fermeranno finché non avranno costruito il “Secolo della Turkiye”.