Fahrettin Altun reagisce alle minacce di morte rivolte all'investigatrice olandese Rena Netjes

Attraverso il documentario preparato in memoria di Yagmur ed Ecrin, si svela all'opinione pubblica mondiale il volto oscuro di PKK/YPG...

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Fahrettin Altun reagisce alle minacce di morte rivolte all'investigatrice olandese Rena Netjes

Il direttore delle Comunicazioni della Presidenza, Fahrettin Altun ha reagito alle minacce di morte rivolte all'investigatrice olandese Rena Netjes, che ha svelato il lato oscuro dell'organizzazione terroristica separatista PKK/YPG nel documentario "After the Rain: Families Seeking Justice", prodotto da TRT World.

Altun, condividendo sul suo account sui social media il breve documentario, preparato per raccontare al mondo Yagmur ed Ecrin, martirizzate nell'infido attacco terroristico avvenuto a Taksim, Istanbul, il 13 novembre, ha scritto le seguenti dichiarazioni:

"Il documentario di TRT World: "After the Rain: Families Seeking Justice", dedicato alle nostre ragazze Yagmur ed Ecrin martirizzate da PKK/YPG, mostra al mondo intero il volto insanguinato dell'organizzazione terroristica. Coloro che sono rimasti turbati dal fatto che l’investigatrice olandese Rena Netjes abbia smascherato la verità sugli atroci attacchi dell'organizzazione terroristica nel documentario di TRT World, l'hanno minacciata di morte. Questa è l'organizzazione terroristica che state proteggendo”.

Attraverso il documentario preparato in memoria di Yagmur ed Ecrin, si svela all'opinione pubblica mondiale il volto oscuro di PKK/YPG.

Nel documentario, il padre di Yagmur, martirizzata all'età di 15 anni, ha detto di sua figlia: "Era un angelo senza ali, ora è davvero un angelo vero". Mentre, la madre di Ecrin, che aveva solo 9 anni, racconta in lacrime dell'interesse di sua figlia per la pittura.

Nel documentario, Netjes sottolinea che l'attacco alla via Istiklal è simile agli attacchi di YPG/PYD nel nord della Siria.

Netjes attirando l'attenzione sulle crescenti minacce contro di lei dagli account dell'organizzazione terroristica nel nord della Siria a seguito della messa in onda del documentario, in un post sui social media, ha scritto: "Ora è giunto il momento di fare una dichiarazione pubblica. Sto ricevendo minacce di morte e sto pagando il prezzo di aver smascherato la propaganda di PYD".



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