La Turchia reagisce alla dichiarazione dei leader dell'UE

La Turchia ha dichiarato che le decisioni adottate al vertice dei Capi di Stato e di governo dell'Unione Europea sono lontani dal contenere i passi previsti e necessari...

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La Turchia reagisce alla dichiarazione dei leader dell'UE

La Turchia ha dichiarato che le decisioni adottate al vertice dei Capi di Stato e di governo dell'Unione Europea sono lontani dal contenere i passi previsti e necessari.

Il Ministero degli Esteri turco ha reagito con una dichiarazione scritta alle decisioni adottate per il capitolo della Turchia al vertice UE, che si è tenuto nella capitale belga, Bruxelles.

Nella dichiarazione in cui si sottolinea che la Turchia ha adempiuto alle sue responsabilità in termini di ridurre le tensioni e avviare il dialogo e la cooperazione, si legge:

"Le risoluzioni adottate al vertice UE nel capitolo sulla Turchia sono lontani dal contenere i passi previsti e necessari. Il rinvio di decisioni concrete dell'UE verso l'attuazione di un'agenda positiva, compreso l'aggiornamento dell'unione doganale, riconoscendo che le tensioni si sono allentate, è una tattica dilatoria, mancanza di volontà ed è vista come un abuso dell'appartenenza all'UE da parte di uno o due Stati membri.

Il nuovo pacchetto di assistenza finanziaria proposto è per i rifugiati siriani, non per la Turchia, ed è essenzialmente un passo da compiere per garantire la pace e la sicurezza dell’UE.

E' una grande delusione che la cooperazione sulla questione della migrazione sia ridotta solo alla dimensione finanziaria. L'obiettivo di una stretta cooperazione in questo campo sarà vantaggioso per tutti.

Le parti delle decisioni del vertice UE sul Cipro sono, come sempre, una ripetizione delle opinioni del duo greco/greco-cipriota. Con questa posizione, l'UE ha ancora una volta ignorato i turco-ciprioti e la loro parità di diritti.

Finché continuerà questa posizione dell'UE, non è possibile dare un contributo costruttivo alla questione cipriota. In questa occasione invitiamo l'UE a rivedere le realtà dell'isola, a riconoscere i turco-ciprioti e i loro pari diritti, ed a mantenere le promesse fatte nel 2004.

Per mantenere il ritmo positivo raggiunto e far progredire le relazioni Turchia-UE attraverso “un'agenda positiva" in vista all'adesione (all’UE), l'accordo del 18 marzo dovrebbe essere rivisto sotto tutti gli aspetti con un'intesa olistica e reso operativo in modo da rispondere alle esigenze del giorno e gli interessi comuni.”

 



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