Akar: “Tutti gli alleati devono mostrare una volontà comune contro il terrorismo”

Il ministro della Difesa nazionale, Hulusi Akar, ha dichiarato che da tutti gli amici e alleati, da tutti coloro che difendono i valori umani, si aspettano di mostrare una posizione forte e una volontà comune contro il terrorismo...

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Akar: “Tutti gli alleati devono mostrare una volontà comune contro il terrorismo”

Il ministro della Difesa nazionale, Hulusi Akar, ha dichiarato che da tutti gli amici e alleati, da tutti coloro che difendono i valori umani, si aspettano di mostrare una posizione forte e una volontà comune contro il terrorismo.

Akar ha partecipato alla cerimonia tenutasi al Ministero in occasione del 106° anniversario del 18 marzo, Giornata della memoria dei martiri e della Vittoria navale dei Dardanelli. 

Nel suo discorso alla cerimonia, Akar affermando che si aspetta una posizione forte e una volontà comune contro il terrorismo da tutti i paesi amici e alleati, ha detto: 

"Non ci sembra giusto che gli Stati Uniti, con il pretesto della lotta contro DAESH, sostengono l'organizzazione terroristica separatista YPG. Perché il PKK è uguale allo YPG. Queste organizzazioni terroristiche non hanno nessuna differenza tra loro".

Akar riferendo che conformemente alle direttive del presidente Recep Tayyip Erdogan, proteggano i diritti e gli interessi della nobile nazione turca in Siria, nel nord di Iraq e nel Mediterraneo orientale, ha aggiunto:

“Con tutti i nostri amici, alleati, fratelli, nazioni sofferenti e oppresse nella nostra geografia del cuore, a partire dall'Azerbaigian e dalla Libia, stiamo combattendo anche per tutti i valori umani calpestati. 

Il ministro Akar affermando che credono sinceramente che anche i problemi nell'Egeo, nel Mediterraneo orientale e a Cipro dovrebbero essere risolti attraverso il dialogo e che stanno compiendo grandi sforzi per questo, ha detto:

“Le manovre condotte dalla Grecia a fini provocatori, armare isole con status non militare in violazione degli accordi, aprire queste isole a navi da guerra straniere, la rivendicazione della piattaforma continentale contraria al diritto internazionale, richieste irragionevoli nell'Egeo e nel Mediterraneo orientale, aumentano naturalmente la tensione. Queste azioni provocatorie e il linguaggio minaccioso non saranno mai accettabili. Un comportamento del genere non può contribuire in alcun modo a risolvere i problemi. Tutti dovrebbero sapere che non sarà possibile arrivare da nessuna parte con queste".


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