Erdogan all’UE: “Il Coronavirus ci ha ricordato che i nostri destini sono comuni”

Il video messaggio del presidente con i sottotitoli in inglese, includeva anche filmati di nuovi ospedali e centri epidemiologici in costruzione in Turchia...

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Erdogan all’UE: “Il Coronavirus ci ha ricordato che i nostri destini sono comuni”

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha inviato un videomessaggio all'"Evento di impegno globale sulla risposta globale al coronavirus" organizzato dalla Commissione europea (CE).

"Questa epidemia ci ha ricordato che nonostante le differenze linguistiche e religiose, abbiamo un destino comune. In questo senso, abbiamo inviato aiuti medici in 57 paesi".

Erdogan dichiarando di non poter partecipare alla riunione a causa della riunione del gabinetto, ha aggiunto:

"Tuttavia, dato all'importanza che attribuisco all’argomento sono molto felice di avere l'opportunità di rivolgermi attraverso questo video”

Il presidente Erdogan esprimendo le sue condoglianze per i cittadini che hanno perso la vita a causa della pandemia e augurando una pronta guarigione a coloro che che continuano a ricevere cure, ha detto:

“Gli investimenti che abbiamo fatto finora negli ospedali regionali ci hanno fornito vantaggi significativi nella lotta contro la pandemia. Sebbene il nostro sistema sanitario e gli investimenti nelle infrastrutture siano forti, abbiamo iniziato la costruzione di nuovi ospedali per epidemie con una capacità di 2.100 posti letto in 3 luoghi diversi a Istanbul. Dopo aver terminato la costruzione di questi ospedali in 3 settimane, li metteremo in servizio"

Erdogan sottolineando che la pandemia di coronavirus non è più solo una crisi sanitaria, è già diventata un test globale senza precedenti con dimensioni politiche, economiche e sociali, ha detto:

"Questa pandemia ci ha ricordato che il nostro destino è comune nonostante il fatto che siano diverse le nostre religioni e lingue. A questo proposito, finora la Turchia ha fornito assistenza medica in 57 paesi. Continuiamo a essere un partner affidabile nella fornitura di materiali sanitari essenziali che vanno dalle maschere agli autorespiratori. Oltre agli aiuti materiali, il nostro paese condivide con i suoi amici le esperienze nella lotta contro il virus"

Erdogan rendendo noto che lo strumento più efficace per eliminare il virus è considerato la vaccinazione, ha continuato:

"Oltre alle nostre attività nazionali, sosteniamo gli sforzi globali per la diagnosi, il trattamento e lo sviluppo di vaccini. Nel comunicato del G-20 che abbiamo approvato il 26 marzo, abbiamo promesso di fornire fondi per il rapido sviluppo del vaccino. Per questo motivo, abbiamo ritenuto nostro dovere partecipare alla conferenza dei donatori di oggi. Faciliteremo il raggiungimento dell'obiettivo se non consentiamo ripetizioni inutili e ritardi burocratici negli studi. Il vaccino Covid-19 dovrebbe essere la proprietà comune di tutta l’umanità. Da questo punto di vista, è di grande importanza che l'accesso globale al vaccino sia garantito e che il principio secondo cui nessuno viene messo in secondo piano sia applicato con attenzione. Mentre forniremo il nostro contributo finanziario agli sforzi di sviluppo del vaccino prenderemo in considerazione tutti questi punti. A seguito di queste valutazioni, determineremo e annunceremo il nostro contributo fino al 23 maggio".

Alla fine del suo discorso, il presidente Erdogan auspicando che l'evento raggiunga il suo obiettivo e sia vantaggioso per tutti, ha ringraziato tutte le istituzioni, le organizzazioni e le parti interessate che hanno contribuito all'evento.

Il video messaggio del presidente con i sottotitoli in inglese, includeva anche filmati di nuovi ospedali e centri epidemiologici in costruzione in Turchia.

 



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