Erdogan: "Se USA non mantengono sua promessa, quindi operazione continua"
Erdogan ha risposta alle domande dei cronisti nell’ufficio di Dolmabahce.
“Se gli Stati Uniti non mantengono la sua promessa, quindi l’operazione sorgente di pace” sospesa, continua dove si è interrotta”. L’ha detto il presidente Recep Tayyip Erdogan che ha risposta alle domande dei cronisti nell’ufficio di Dolmabahce.
“Attualmente i 350mila dei 3,6 milioni di profughi presenti in Turchia, sono composti dai curdi provenienti dalle regioni occupate dall’organizzazione terroristica PKK/YPG".
“Siamo giunte in qualche giorno fino alle regioni che profondano 30 km e il punto che abbiamo raggiunto ha cambiato la posizione dei paesi come gli Stati Uniti e l’UE. Nei primi giorni perchè non credevano di un tale successo, hanno dimostrato una reazione molto bassa. Quando hanno capito che l’operazione andava avanti con successo, quindi le reazioni sono alzate a un livello che spinge i limiti della ragione e della logica” ha detto Erdogan.
Erdogan ha sottolineato che la Turchia ha eseguito un’operazione senza pari e senza precedente.
“Le Forze Armate Turche non lasceranno la regione, perchè questo è necessario per la sicurezza della regione. Spero che il processo della risoluzione politica del Comitato della Costituzione che si riunirà a Ginevra il 30 ottobre sarà un’inizio. L’abbiamo fatto l’operazione perchè dovevamo farlo. Se l’organizzazione terroristica PKK/YPG avesse rispettato ai nostri avvertimenti, quindi non ci fossimo occupati su una cosa del genere" ha aggiunto Erdogan.