Turchia condanna le dichiarazioni della Grecia riguardo ai due soldati detenuti in Turchia

I soldati, che sono comparsi davanti al tribunale, sono stati mandati al tribunale penale con la richiesta di essere arrestati per "spionaggio militare" e "entrare nella zona proibita"...

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Turchia condanna le dichiarazioni della Grecia riguardo ai due soldati detenuti in Turchia

In una nota scritta del Ministero degli Esteri turco, si sottolinea che le espressioni utilizzate nella conferenza stampa sui due soldati greci che sono stati detenuti nella zona proibita militare il primo marzo, hanno dimostrato che le autorità greche hanno iniziato a utilizzare uno stile di basso livello contro la Turchia

"Si sa anche dalla recente storia che la Grecia enfatizza il principio dello stato di diritto in qualsiasi momento che lo desidera e non applica le decisioni prese contro di esso dai tribunali internazionali ignorando questo principio quando non lo desidera. Condanniamo queste espressioni che non coincidono con la seriosità dello stato" si scrive nella nota del Ministero degli Esteri.

Nelle vicinanze di Pazarkule, ad Edirne, il primo marzo, le pattuglie di confine hanno arrestato due soldati nella zona proibita, uno dei quali tenente e l'altro un sottufficiale dell'esercito greco. I soldati sono stati consegnati al Comando di Gendarmerie di Edirne, sequestrandogli i fucili.

I soldati, che sono comparsi davanti al tribunale, sono stati mandati al tribunale penale con la richiesta di essere arrestati per "spionaggio militare" e "entrare nella zona proibita".

La Corte Penale ha stabilito l'arresto di due soldati per l'ingresso nella zona proibita.

I due soldati, nelle loro dichiarazioni, hanno affermato di aver attraversato il lato turco quando inseguivano le tracce sulla neve e che hanno registrato le immagini sui loro telefoni cellulari per inviare ai loro comandanti.



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