Operazione di Scudo dell'Eufrate è conclusa

A margine dell’operazione- secondo quanto afferma il premier Yıldırım- le forze armate turche hanno pultio dagli elementi terroristici la città di Al Bab e una parte dei rifugiati sono accolti in queste zone controllate.

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Operazione di Scudo dell'Eufrate è conclusa

Il primo ministro  Binali Yildirim ha annunciato ieri sers che l’operazione militare "scudo dell’Eufrate" condotta dalla Turchia da 24 agosto  nel nord della Siria è conclusa. La missione era iniziata sette mesi fa per i motivi  di sicurezza interna e di lotta al terrorismo. L’operazione era stata voluta per combatterei terroristi del Deash e nel nord della Siria. Il premier, in un’intervista ad una canale televisivo, ha definito “scudo dell’Eufrate” un successo  delle forze armate turche e  nel caso di necessità possono dare avvio ad un’altra operazione militare nella stessa zona.

A margine dell’operazione- secondo quanto afferma il premier Yıldırım- le forze armate turche hanno pultio dagli elementi terroristici la città di Al Bab e una parte dei rifugiati sono accolti in queste zone controllate.

Intanto l'aviazione turca ha compiuto nuovi raid contro obiettivi del Pkk nel sud-est della Turchia e in nord Iraq. Lo ha reso noto lo Stato Maggiore secondo cui i bombardamenti hanno distrutto 19 obiettivi, tra cui rifugi e depositi di armi, nella provincia turca di Hakkari e nella regione irachena di Zap.

Durante l’intervista il premier Yıldırım ha valutato  i diversi temi dell’ordine del giorno della Turchia. Yıldırım ha accusato il sostegno degli USA al PKK/PYD, considerata dalla Turchia come  un’orgnaizzazione terroıritica. “ Non trovo etico la collaborazione tra uno Stato e un’organizzazione terroristica”, ha detto Yıldırım.

Yıldırım ha riferito anche all’alta tensione tra Turchia e alcuni paesi europei.

“ Sono distrutte moschee. Vengono dipinti i simboli del cristinesimo sui muri delle moschee.  Olanda e Germania che si sentono disturbate della parola di “ nazista” dovrebbero dimostrare  una netta reazione”, ha aggiunto Yıldırım. Il premier  Yıldırım ha fatto sapere che loro discuteranno tutti quegli argomenti con l’Ue dopo il referendum in Turchia che si terrà il 16 aprile. Per quanto riguarda lo Stato d’emergenza proclamata nel Paese dopo il fallito tentativo di golpe lo scorso 15 luglio, Yıldırım ha reso noto che  durate il Consiglio di sicurezza nazionale i militari non hanno dato un consgilio  sul prolungamento dell’o Stato di emergenza che scade il 19 aprile. “ Aspettermo fino alla scadenza dello Stato di emergenza e poi decideremo su cosa dobbiamo fare”, ha aggiunto Yıldırım.



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