Erdogan: "La Turchia serve come un blocco tra il terrorismo ed il mondo"

Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha detto che la Turchia serve come un blocco tra le organizzazioni terroristiche e il mondo...

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Erdogan: "La Turchia serve come un blocco tra il terrorismo ed il mondo"

Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha detto che la Turchia serve come un blocco tra le organizzazioni terroristiche e il mondo.

Il presidente Erdogan parlando alla riunione della sessione autunnale dell'Assemblea Parlamentare della NATO a Istanbul, ha detto: "La Turchia serve davvero come un blocco tra le organizzazioni terroristiche ed il resto del mondo, soprattutto in Europa. Se falliamo in questa lotta, ciò si rompe questo blocco, i terroristi daranno il fuoco a tutto il mondo e faranno diventare un bagno di sangue. Diciamo "Venite a rafforzare questo blocco, piuttosto che indebolirlo."

Il presidente turco sottolineando che oggi nel mondo nessuno ha il lusso di essere in grado di dire "non mi interessa perché non mi influisce il fumo o gli incendi," il fuoco prima o poi raggiungerà anche loro stessi, ha indicato che in un momento in cui le minacce sono globalizzati e gli equilibri di potere sono cambiano, anche le istituzioni hanno bisogno di revisione di se stesse.

In questo contesto, il presidente constatando che la NATO non è solo una organizzazione di difesa e sicurezza ha ribadito che è anche una piattaforma di difesa che riunisce i paesi fedeli all'ideale di sviluppo dei valori democratici.

Il presidente citando il processo di stato di emergenza in Turchia entrato in vigore il 21 luglio, ha sottolineato che si sta prendendo ogni tipo di misura per sradicare le tracce del tentativo di colpo di stato, del 15 luglio, da parte dell’organizzazione terroristica Fetullahista e la struttura dello stato parallelo (FETO / PDY) e inattivare le organizzazioni terroristiche.

Nell’occasione, il presidente ribadendo la sua gratitudine ai paesi amici che hanno comunicato messaggi di sostegno e solidarietà alla Turchia, ha aggiunto che il 15 luglio tutto il mondo è stato testimone di un altro fronte del terrorismo e un diverso metodo nella lotta al terrorismo.

Erdogan esprimendo che la Turchia ha bisogno di un sostegno più forte nella lotta contro tutte le organizzazioni terroristiche che si muovono insieme contro i valori dell’umanità, riferendosi principalmente alle organizzazioni terroristiche FETO, DAESH e PKK, ha sottolineato che non c'è un altro paese che ha pagato grandi costi e abbia risultati tangibili come la Turchia nella lotta contro l’organizzazione terroristica DAESH.

Per questo motivo, la Turchia insieme all’Esercito libero siriano sono entrata in Siria per eliminare questa minaccia al suo confine. Il presidente ha anche affermato che nelle mani dei gruppi terroristici in Iraq e Siria sono state trovate armi prodotte nei Paesi amici e tutti loro sono stati registrati con i loro numeri di serie.

Coloro che non accettano come organizzazione terroristica PYD e YPG, che combatte il DAESH, non devono accettare come un’organizzazione terroristica Al Nusra che anche combatte il DAESH.

“Potete dire buono a un terrorista perché combatte un altro terrorista? Questo è ciò che vediamo ora in Siria e in Iraq" ha detto il presidente Erdogan aggiungendo che la società internazionale sta attraversando un momento difficile, ma questi non sono problemi insormontabili.

"Fino a quando agiamo in cooperazione e la solidarietà nel quadro dei nostri interessi comuni, siamo in grado di dare la prova di una posizione ferma contro i problemi anche sé sono così complicati. Questo è il nostro dovere più grande per la società internazionale che sono i paesi che rappresentiamo e le nostre nazioni ", ha concluso il presidente Erdogan.



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