Ibrahim Kalın lascito intervista a Trt-World

Kalın: "Il punto di rottura della notte di golpe è stato l’appello del presidente Erdogan alla popolazione di scendere in piazza"..

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Ibrahim Kalın lascito intervista a Trt-World

Un gruppo di militari legati all’organizzazione terroristica dei Fethullahisti hanno tentato di fare golpe di stato il 15 luglio scorso.  Questo tentativo è fallito, perchè la popolazione è scesa in piazze per fermare il golpe e è stato proclamato lo stato d’emergenza nel Paese. Tutti sono curiosi degli sviluppi successivi. Abbiamo parlato con il portavoce presidenziale Ibrahim Kalın.

Reporter: Inanzitutto benvenuto al programma One on One di TRT-World. Il presidente Erdogan, da lungo tempo, trattava di una struttura parallella che cerca di danneggiare alla Turchia e minacciare la sicurezza dello stato. Nonostante queste informazioni, come mai che questa struttura ha potuto fare il tentativo di golpe? Si parla delle carenze dell’intelligence?

Ibrahim Kalın: Questo gruppo era in azione da lungo tempo nel nostro Paese. Soprattutto dopo l’iniziativa di 17-28 dicembre, questo gruppo si è trasformato nella minaccia contro la sicurezza nazionale. Da questo tempo abbiamo preso un sacco di precauzioni a questo riguarda. Abbiamo compiuto i passi necessari per pulire queste persone dagli organi statali. Il tentativo di golpe è stato l’ultimo attacco del movimento gulenista. Un piccolo gruppo, che non rappresenta mai la maggior parte dell’esercito, ha realizzato questo tentativo e purtroppo questo atto si è trasformato in un attacco sanguinoso. Quello che abbiamo visto nelle strade hanno dimostrato la crudentà dentro di queste persone. I nostri militari hanno sparato ai nostri cittadini. Sono stati uccisi i civili. Sono cadute martiri 242 persone e sono rimaste ferite altre 1500. La notte oscura è giunta per fortuna a una mattina luminosa. Prendiamo le precauzioni necessarie per impedire la ripedizione del fatto del genere. Per farlo, dobbiamo determinare i golpisti strutturati nell’esercito, nelle forze di sicurezza e negli altri organi.

Reporter: Era splendida la risposta della popolazione. Come lei ha già detto, altri paesi democratici non potevano immaginare una reazione del genere. Il presidente chiedendo alla popolazione a scendere in piazze, immaginava una mobilitazione cosi grande?

Ibrahim Kalın: Quando è iniziato questo tentativo, anche noi cercavamo di capire quello che stava accadendo. Sucessivamente abbiamo visto che si sono messe in azione le truppe militari ad Ankara e ad Istanbul. Dopo che si è capito che quello era un tentativo di golpe, il presidente ha chiesto alla popolazione di scendere in piazze per difendere la democrazia attraverso un canale televisivo. Grazie a Dio che questo atto si è trasformato in una storia eroica. A dire la verita nessuno immaginava un tentativo del genere.

Reporter: Era incredibile la reazione della popolazione e è ancore in piazze. Secondo lei questa mobilitazione dipende dalle politiche del governo o dalla fedeltà al presidente?

Ibrahim Kalın: Inanzitutto questo dipende dalle fedeltà della popolazione alla democrazia e alla superiorità della legge. Noi in Turchia abbiamo visto i colpi di stato nel 1960, 1972 e 1980. Per la prima volta un golpe di stato è stato sventato con la mobilitazione della popolazione. La folla continua a dire di restare in piazze per difendere i diritti, il paese e l’unità. Erdogan ha chiesto alla folla di non lasciare le piazze finchè non sarà tutto passato per dare un messaggio non solo ai golpisti ma anche a tutto il mondo. La popolazione in piazze è composta da diverse parti della società e dalle diverse ideologie. Vediamo una soliderietà incredibile. Il presidente ha ringraziato anche ai leader dei partiti politici per il loro sostegno. Anche il leadership del presidente ha giocato un ruolo rilevante che ha subito chiesto alla popolazione di scendere in piazze. Noi invece avevamo i problemi tecnici da risolvere. I golpisti hanno occupato TRT e cercavano di rompere la comunicazione elettronica. Pero noi siamo riusciti a risolvere questa iniziativa. Per questo motivo l’appello del presidente era il punto di rottura del fallito golpe.

Reporter: Da un lato vediamo che l’opinione pubblica sostiene il governo, ma dall’altro lato è stato proclamato lo stato d’emergenza. I partiti d’opposizione sostiengono questa decisione. Pero la somunità internazionale critica questa approvazione e chiede alla Turchia di seguire la superiorità della legge. Secondo lei la comunità internazionale ha ragione quando critica la decisone di stato d’emergenza.

Ibrahim Kalın: Inanzitutto si è proclamato lo stato d’emergenza in base all'articolo 120 della Costituzione turca, a causa di un tentativo di golpe sventato. Cioè questo articolo permette alla proclamazione dello stato d’emergenza. Questo decreto è stato approvato nel parlamento con i voti non solo del governo ma anche dell’opposizione. Finora non abbiamo fatto niente fuori di legge. Pero anche tutti devono immaginare l’ambiente in Turchia. Poco tempo fa abbiamo sventato un golpe militare realizzato dagli oggetti terroristici legati a Fethullah Gulen. A questo golpe è stato dato appoggio dai membri dell’organizzazione terroristica FETO all’interno del sistema giudiziario e delle altri istituzioni. Inizia un processo giudiziario per i pianificatori e i collaboratori del golpe. La comunità internazionale critica noi dicendo “ma come mai che avete arrestato migliaia di persone in un periodo cosi breve?”  Già continuava da un po di tempo la lotta contro i membri di FETO nelle istituzioni statali. Nella prossima riunione del Consiglio militare supremo (Yas), avrebbe deciso le nomine e avrebbe certificato i pensionamenti dei generali colpisti. Magari pensavano di avere l’ultima fortuna per realizzare il golpe. Inoltre sono molto ridicoli le spiegazoni dei gulenisti che spiegano che non hanno nessuna relazione con gli sviluppi. Perchè non esiste un movimento come “il movimento gulenista”. Non hanno le scuole, le banche, i canali di comunicazione. Non sono credibili le loro parole. Secondo un gruppo di persone questo non era un golpe reale ma falso e è stato fatto per rafforzare il potere di Erdogan. E’ incredibile sentire le accuse del genere dai mass media occidentali. Non prendiamo sul serio le spiegazioni del genere. Quando si parla della Turchia, emerge doppio standart. Qui bisogna stare molto attenti. Abbiamo fermato il golpe di stato per la libertà e per la superiorità della legge. Tutte le precauzioni vengono prese nell’ambito dello stato d’emergenza per difendere la democrazia e la supeiorità della legge e queste precauzioni non influenzeranno la vita quatidiana degli individui. Come già è successo in Francia. Dopo l’attacco di Parigi, il governo francese ha proclamato lo stato d’emergenza. E se non mi sbaglio il parlamento francese ha votato a favore della legge che prolunga di tre mesi lo stato d'emergenza deciso in seguito agli attacchi. In seguito al attentato di Nizza, l’Assemblea nazionale francese ha accetato a larga maggioranza la legge che proroga per altri 6 mesi lo stato d’emergenza. Nessuno può criticare questa decisione legittima del governo francese e i francesi continuano alla vita quotidiana. La situazione non è diversa anche in Turchia. Si devono criticare i responsabili del golpe.

Reporter: Il governo turco ha inviato a Washington i dossier per l'estradizione di Fethullah Gulen. Ora quali sono le aspettative della Turchia? Quelche politico dice che gli USA possono usare questo come l’oggetto di trattative per fare pressione sulla Turchia. Lei cosa direbbe in merito?
 
Ibrahim Kalın: C’è un processo legale in corso per l’estradizione di Gulen. Questo oggetto era già nella nostra agenda. Dopo il tentativo di golpe del 15 luglio scorso, abbiamo preparato un dossier e abbiamo inviato la prima parte al ministero della Giustizia degli USA. Invieremo alle autorità statunitensi anche le prossime prove. Aspettiamo le risposte serie in merito. Aspettiamo l’estradizione di Gulen alla conclusione del processo legale.

Reporter: Si parla di una nuova strutturazione dell’esercito. Ma che cosa succederà?

Ibrahim Kalın: Esiste un gruppo dei fethullahisti penetrato nell’esercito e la prima cosa da fare è fare la pulizia. Dobbiamo partire dalle scuole militari. Qui voglio sotolineare un oggetto.Dobbiamo distinguere i golpisti di Gulen dall’esercito turco. L’esercito è il nostro esercito e i geneali sono a conoscenza del pericolo che stanno affrontando e faranno quello che spetta a loro. Il presidente, come il generalissimo dello stato dell’esercito turco, dirigerà il processo e l’esercito turco si sarà liberato da questa minaccia. Si prenderanno le precauzioni ulteriori per non ripetere questi eventi tragici.

Reporter: C'è una forte domanda per la pena di morte nei discorsi ai funerali, nella Piazza di Kizilay e altrove. Ho chiesto a molte persone se si applica la pena di morte in Turchia, questo potrebbe influenzare le aspettative di adesione all'Unione europea, e se sono informato su questo argomento. Una delle risposte che ho ricevuto: "Se l'adesione all'Unione europea significa che la Turchia deve concede alla sua sicurezza e l'onore non è necessaria una Unione Europea.  Pensi che ci sono segni di stanchezza che crescono in Turchia riguardo l'Unione europea? Forse l’UE li ignora per l'identificazione?

Ibrahim Kalın: Come è noto, abbiamo cercato di entrare all'Unione europea per un lungo periodo di tempo. Nessun paese non ha sofferto di questa situazione. Continuiamo negoziati con l'UE per la piena adesione dal 2005. Purtroppo il processo progredisce molto lentamente. Il processo non progredisce per alcuni motivi. La gente fuori la Turchia dovrebbero affrontare consapevolmente la densa situazione sentimentale nel paese dopo il golpe. Perché i civili sono stati uccisi per le strade dalla loro stessa gente. Se si considera dal senso giuridico, si tratta di una reazione naturale che le persone chiedono la pena di morte dato che hanno sofferto questa situazione per le strade. In risposta a questo, il presidente ha anche detto: "Se le persone chiedono la pena di morte, ovviamente se il Parlamento vara una legge che risponde a questa richiesta, io lo accetterò." Francamente c'è una grande richiesta in tutto il paese. Se questo tipo di legge si proclama, saranno naturalmente alcuni problemi con l'Unione Europea. Se il nostro processo dell’adesione all'Unione europea ci ferma alloro ci occuperemo quel giorno di questo problema.

Reporter: Si dovrebbe tenere un referendum sul processo di adesione all'Unione europea, se si prendono in considerazione i sentimenti delle persone?

Ibrahim Kalın: Come sapete, questo problema è stato già discusso qualche mese fa. Con l'estensione del processo di adesione, in Europa ha iniziato a far saltare in aria una sorta di "fatica d’allargamento", ma qui ha cominciato a scatenare una " fatica di processo di adesione ". Si tenta tutto, hanno cambiato le leggi e hanno applicato alcuni criteri -la ultimo esempio è l'accordo per i rifugiati tra l’Union europea e la Turchia- e si sono offerti ulteriori condizioni senza fermarsi. Si dice che "è necessario farlo", come se fanno un favore alla Turchia. Al contrario la Turchia ha fatto loro un favore, accogliendo più di tre milioni di profughi. Queste persone vivono ancora nel nostro paese, abbiamo cura di loro e si è fermato il flusso di migranti verso l'Europa. Nel settembre del 2015 tutti i giorni 6-7 mila persone cercavano di raggiungere l'Europa, ma oggi questa cifra è quasi zero. L'accordo per i rifugiati Unione europea-Turchia ha funzionato. Ma loro hanno iniziato ad offrire condizioni aggiuntive piuttosto che fare i complimenti e dovrebbe cominciare ad applicare l'esenzione dall'obbligo del visto per i cittadini turchi. Hanno messo in mezzo la scusa della legge anti-terrorismo. Il diritto di dire qualcosa su questo argomento ci appartiene solo a noi. Inoltre, queste leggi vengono preparati secondo i criteri dell'Unione Europea. Come si conferma con questo colpo di stato, abbiamo bisogno di queste leggi. Stiamo lottando incessantemente contro le organizzazioni terroristiche del PKK e DAESH. Il mondo discute la "coalizione contro DAESH" che noi la sosteniamo, ma respinge il terrorismo del PKK che siamo costretti a combattere. Questa organizzazione solo nel 2015 rivendicato la vita di centinaia di persone, quindi dobbiamo agire contro queste organizzazioni terroristiche. Ed ora si lotta contro la minaccia di organizzazione terroristica Gülen. Naturalmente non si farà alcuna modifica nelle nostre leggi anti-terrorismo. Speriamo che l’Europa ed il resto del mondo ci capisce, perché abbiamo bisogno di queste leggi per combattere queste organizzazioni.

Reporter: Abbiate parlato su alcune delle misure che si prenderanno dalla Turchia ma in sintesi, che tipo di misure si prenderanno per prevenire tali eventi che accadono in futuro? Inoltre, la Turchia ha iniziato a fare i cambiamenti nella sua politica estera. Ha iniziato ad avvicinarsi con paesi come la Russia e l’Israele. Ci aspettate la nascita dei problemi nei rapporti con l'Unione europea e gli Stati Uniti da questo cambiamento?

Ibrahim Kalın: No. Non voglio parlare in generale, ma potrebbere nascere problemi in alcune determinate questioni e il risolveremo. Abbiamo garantito progressi nelle relazioni con la Russia e Israele. Questa è la nostra politica fin dall'inizio. Abbiamo vissuto questi problemi dal Mavi Marmara nel 2010 e l’aereo russo in recente, peggio ormai alle spalle e ora lavoriamo per migliorare le nostre relazioni con questi due paesi e gli altri paesi. Non c'è nessun problema su questo tema. Ma allo stesso tempo, non scompariscono le minacce alla sicurezza nella nostra regione. Continuiamo ad essere colpiti fino a quando la guerra continua in Siria e ha problema di sicurezza in Iraq. Ma non solo la Turchia ma si colpirà tutto il mondo, l'Europa, i paesi arabi, la Giordania, il Libano, l'Iraq e altri tutti paesi. Pertanto, il problema richiede un approccio regionale e globale. Naturalmente vogliamo lavorare insieme coi nostri alleati e vicini di casa per sradicare queste minacce. Ma dobbiamo dare priorità per la nostra sicurezza nazionale. La Turchia combatte contemporaneamente contro più di un'organizzazione terroristica. Così, naturalmente, ci auguriamo la comprensione, la cooperazione e la solidarietà dei nostri alleati e vicini di casa.

Reporter: Se ti dico che hai 30 secondi per dare un messaggio alla comunità internazionale e la nazione turca, quale sarà il messaggio?

Ibrahim Kalın: La nazione turca ha mostrato un grande l’onore e il coraggio di respingere questo colpo. Il mondo è accanto a noi, siamo grati per essere stato dalla parte della democrazia contro questi golpisti. Spero che continueranno a sostenere la nostra lotta sulla strada per rafforzare la democrazia, la supremazia del diritto e della libertà nel nostro Paese.


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