Çavuşoğlu ha parlato a “La Stampa”

Il ministro Çavuşoğlu ha ricordato che la Turchia è pronta a una maggiore cooperazione, ma anche stanca di prendere lezioni su come si controllano le frontiere.

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Çavuşoğlu ha parlato a “La Stampa”

Il ministro degli Esteri Mevlüt Çavuşoğlu ha rilasciato un'intervista al quotidiano italiano “La Stampa

“La comunità internazionale fermi gli attacchi sui civili e faccia pressione su Mosca per lavorare a una transizione senza Assad”, ha detto Mevlüt Çavuşğlu valutando la crisi siriana.

E stata molto semplice la risposta della domanda “ Cosa è l'ostacolo più grande alla soluzione della crisi siriana? : “E' la Russia”. Il ministro Çavuşoğlu ha ricordato che la Turchia è pronta a una maggiore cooperazione, ma anche stanca di prendere lezioni su come si controllano le frontiere.

A Çavuşoğlu è stata fatta un'altra domanda:

La Russia è parte del problema o parte della soluzione?

“Nel settembre 2015, la Russia è intervenuta in Siria con il pretesto della “lotta contro Daesh”, ma da allora non ha fatto che attaccare l'opposizione al regime siriano e la popolazione civile: oltre 7750 attacchi effettuati, 89% dei quali contro l'opposizione e i civili. Non solo, ma i russi hanno usato i colloqui di Ginevra come una cortina di fumo per intensificare i loro attacchi aerei in Siria. Prendono di mira scuole, mercati, ospedali e altre aree popolate. Ecco perché il processo politico a Ginevra si è arrestato. Si potrebbe facilmente osservare che questi attacchi siano stati specificamente progettati per sabotare il processo. E poi sa qual è la cosa peggiore? Che gli attacchi russi contro obiettivi di Daesh non hanno alcun impatto su Daesh. Al contrario, quando l'opposizione era riuscita a respingere Daesh da alcune aree nel nord della Siria, i russi li hanno bombardati e si sono dovuti ritirare. Quindi le milizie Daesh sono tornate e hanno ripreso il controllo dei territori. La Russia è chiaramente divenuta una parte del conflitto a fianco del regime e contro il popolo siriano. Dovrebbe invertire rapidamente direzione. Se vuole diventare parte della soluzione deve fermare i suoi attacchi, chiedere al regime di impegnarsi per il processo politico e avviare una transizione senza Assad. Tuttavia, abbiamo seri dubbi sull'impegno della Russia a un vero e proprio processo politico in Siria. Il susseguirsi di attacchi contro i civili mostrano le reali intenzioni della Russia, ma i nostri sforzi per una soluzione politica continueranno» ha risposto Çavuşoğlu.

Per quanto riguarda l'adesione della Turchia all 'UE il ministro Çavuşoğu ha ricordato il ruolo e l'importanza della Turchia in vari temi.

“Le relazioni turche con l'Ue sono sempre segnati da alti e bassi. Il 2015 sarà ricordato come un anno in saldo positivo, ma dobbiamo renderlo una realtà politica sostenibile. L'UE col tempo ha riconosciuto l'importanza di una più stretta cooperazione con la Turchia per quanto riguarda la lotta contro il terrorismo, crisi dei rifugiati, relazioni con la Russia, l'Ucraina, la Siria e le questioni energetiche. I recenti sviluppi, in particolare la crisi migratoria, hanno dimostrato che l'adesione della Turchia all'UE non è un'opzione, ma una necessità.”, ha detto Çavuşoğlu.



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