L'attacco ad Ankara rivela nuove linee di frattura

Il colossale fallimento della comunità internazionale per proteggere il popolo della Siria negli ultimi quattro anni ha portato alla più sanguinosa guerra e la peggiore crisi umanitaria del 21esimo secolo...

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L'attacco ad Ankara rivela nuove linee di frattura

Il colossale fallimento della comunità internazionale per proteggere il popolo della Siria negli ultimi quattro anni ha portato alla più sanguinosa guerra e la peggiore crisi umanitaria del 21esimo secolo. L'attacco terroristico ad Ankara il 17 febbraio ha causato la morte di 28 persone e ferito più di 60 persone. La Turchia conosce tipo di terrorismo, perché dal 1980 combatte il PKK e le simili organizzazioni terroristiche. Ma l'attacco del 17 febbraio è il primo in vari aspetti e avrà conseguenze di vasta portata per la lotta contro il PKK, così come la sua filiale siriana Democratic Union Party (PYD) ed il suo filiale armato Protezione Unità Popolare (YPG). Quello influenzerà anche la posizione di Ankara per quanto riguarda la guerra siriana. Attualmente è accertato che l'attacco è stato effettuato da YPG. L'attentatore suicida Salih Najjar era entrata in Turchia nel 2014, dalla regione Hasakah-Qamishli sotto il controllo di PYD. L'attacco consegue dopo settimane di acceso dibattito tra i leader del Comunità dell'Unione curdo (KCK), l'organizzazione ombrello che include anche il PKK, se il PKK deve condurre attacchi suicidi nelle grandi città turche come risposta contro le operazioni di sicurezza contro il PKK a Cizre, Silopi, Sur e Nusaybin. Nel corso degli ultimi due mesi il PKK ha perso quasi 1.000 militanti ed un gruppo all'interno chiede tali attacchi. L'altro lato si oppone l'idea per il fatto che tali attacchi suicidi faranno PKK sembrare DAESH e porterà cattiva pubblicità. Sembra che la prima visione ha vinto il dibattito all'interno del PKK. Dobbiamo anche annotare diverse dichiarazioni pubbliche dei terroristi del PYD e YPG, ad Amude, in Siria, la città natale del kamikaze di Ankara, che dichiariano guerra alla Turchia. In un video registrato il 10 febbraio, una settimana prima dell'attacco il gruppo dice (http://www.dailysabah.com/war-on-terror/2016/02/18/footage-shows-pydypg-declaring-war-on-turkey-in-syrias-amude-hometown-of-ankara-bomber) : "Come il popolo di Amude, da ora in poi, noi difenderemo i diritti della nostra gente, utilizzando tutti i mezzi a disposizione – Gli Asayish, YPG, YPJ [unità di protezione delle donne] e YPJ [Forze di Difesa delle donne]. " Esprimono il loro sostegno al PKK in Turchia e poi dicono: "Con la nostra gente in Kurdistan occidentale e settentrionale, faremo [il presidente Recep Tayyip] Erdogan affogare nel proprio sangue" In cima a queste affermazioni, Murat Karayilan, uno dei leader di KCK, ha detto che il bombardamento ad Ankara "potrebbe essere una rappresaglia" contro le operazioni di sicurezza turche contro il PKK in Turchia e gli obiettivi di YPG vicino ad Azaz in Siria. Mentre le Forze Democratiche siriane, il cui corpo principale è costituito dai combattenti di YPG, nega ogni responsabilità nell'attacco, le prove dimostrano che lo YPG era dietro di questo. Loro probabilmente cercano di proteggersi dal terribile pubblicità che questo attacco ha già dato a loro. Si tratta di un punto di svolta nella lotta turca contro il terrorismo sia in Turchia e Siria. Le autorità statali hanno già promesso che la Turchia sarà ferma nella sua risposta e seguirà i terroristi sia in Turchia, in Siria o sulle montagne Qandil nel nord dell'Iraq. Nel frattempo, YPG continua a manipolare la guerra in Siria a suo vantaggio. Nel nome della lotta contro DAESH, questa organizzazione allo stesso tempo agisce come organizzazione cliente per gli Stati Uniti, la Russia ed il regime del leader siriano Bashar Assad. Con il supporto aereo dalla Russia e le forniture degli Stati Uniti, lo YPG si sta muovendo in zone controllate dai gruppi moderati dell'opposizione siriana- gruppi stessi sostenuti dagli Stati Uniti. Il regime di Assad ora afferma apertamente che fornisce armi e munizioni per lo YPG nel nord della Siria, in modo che possa controllare il nord dell'Aleppo per conto del regime. Ora dato tutto questo, la Turchia ha giustamente reagito al continuo sostegno degli Stati Uniti allo YPG. Si può capire la motivazione della Russia per sostenere lo YPG, come voule utilizzare qualsiasi cosa e chiunque contro la Turchia, dopo l'abbattimento della aereo militare russo il 24 novembre, 2015. Ma altri tra il pubblico turco sollevano questioni circa la saggezza di questa politica. Perciò la strategia anti-DAESH è di fronte a un dilemma: Mentre lo YPG attacca gli altri gruppi di opposizione che lottano contro DAESH, il DAESH rimane potente e operativo come prima ed il regime di Assad si rafforza di giorno in giorno. Nel frattempo, i jet russi continuano a bombardare le città siriane, mentre la Russia dà l'apparenza di fare diplomazia. I russi hanno violato ogni singolo accordo di cessate il fuoco dallo scorso dicembre e continuanno la loro campagna aerea indiscriminata, anche dopo la dichiarazione di Monaco di Baviera. Finora, oltre 2 mila civili sono morti in attacchi aerei russi. Questo solleva una questione fondamentale circa la possibile situazione post-DAESH in Siria. Anche se DAESH viene sconfitto - che è improbabile con l'attuale strategia contro DAESH lasciando che il regime di Assad farla franca con i suoi crimini di guerra - la guerra in Siria non finirà perché il regime di Assad sostenuto dalla Russia e l'Iran continuerà a combattere contro il popolo siriano. Questo significa più carneficina, più crimini di guerra e altri profughi. Il colossale fallimento della comunità internazionale per proteggere il popolo della Siria negli ultimi quattro anni ha portato alla più sanguinosa guerra e la peggiore crisi umanitaria del 21esimo secolo. Coloro che stanno sostenendo i gruppi terroristici in nome della lotta contro DAESH, stanno contribuendo solo ad una situazione già peggiore.



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