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L’Ankara kalesi: tra arti e mestieri nel cuore della capitale

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Ankara, la capitale della Türkiye, è nota ai più per essere un centro politico-amministrativo e  non brillare di grande attrattiva. Certamente, rispetto a Istanbul, cuore pulsante dell’economia e porta di ingresso del Paese, Ankara perde in bellezza e fermento culturale, tuttavia, offre una certa facilità di vita e un’anima turistica nascosta che pulsa tra le antiche mura del suo castello.

L’Ankara kalesi (cittadella di Ankara) è un'area storica situata nel quartiere centrale di Altındağ e, sebbene non sia battuta da molti itinerari turistici, offre una vasta gamma di cose da fare e luoghi da esplorare. In un’atmosfera quasi sospesa nel tempo, dove le arti e i mestieri sono ancora vivi all’interno di piccole e originali botteghe, la cittadella è il luogo ideale dove spendere qualche ora, disconnettendosi dalla routine quotidiana. Le antiche mura del castello, i vicoli acciottolati, le tipiche case in stile ottomano, ma anche i musei di fama mondiale, i caffè alla moda e i piccoli negozi che vendono una vasta gamma di prodotti locali sono la cornice ideale dove sentirsi coccolati e accarezzati dalla tipica ospitalità turca. Del castello di Ankara ne scrisse già ampiamente iI più importante viaggiatore della storia di Türkiye, Evliya Çelebi, che nei suoi diari riporta: ‘Sulla cima di un'alta montagna si erge un forte castello bianco a quattro piani. Il castello ha 600 famiglie. C'è anche un'antica moschea che in precedenza era una chiesa. Le case del castello sono molto ben tenute. Vale la pena vedere la bellezza del castello e l'ottimo lavoro di ingegneria’. Sulle origini del castello permangono ancora alcuni dubbi; alcuni storici lo facciano risalire all’epoca ittita, ma non è certo quando e da chi fu costruito. Negli ultimi secoli la cittadella fu abitata dai romani, dai bizantini e dai turchi selgiuchidi e pare che fosse utilizzata principalmente a scopo difensivo. Fu durante la presenza selgiuchide in Anatolia che kale venne presa dai crociati e successivamente governata dall'Impero Ottomano. Quel che si vede oggi è il risultato di un’opera di restauro avviata per la prima volta nel 1832 grazie a  Ibrahim Pasha, figlio di Mehmed Ali Pasha: durante i lavori nel castello vennero utilizzati frammenti di sarcofagi romani, lastre di marmo con iscrizioni latine e teste di pilastri appartenenti a strutture romane rinvenute nella zona. 

 Tali incastonature sono visibili ancora oggi nelle mura; le più recenti azioni di restauro hanno preservato lo stile, concentrando gli interventi sulle tradizionali casette che si ergono sulle piccole stradine.  Un brulicare di tetti rossi delle stesse dimensioni, sorretti da forti mura bianche e travi di legno, definiscono i graziosi edifici della cittadella che al proprio interno ospitano studi artistici, negozietti e caffè.  Nella ripida via Koyunpazarı, si trovano dei piccoli mondi caratteristici sia per lo shopping che per il ristoro. Per un autentico caffè e un boccone tipico della tradizione turca, il Gramofon Cafè è una tappa obbligatoria. Noto per il design nostalgico e l'atmosfera vintage, questo caffè farebbe invidia al miglior collezionista di antiquariato per la quantità di grammofoni, giradischi, telefoni e vecchi strumenti esposti al proprio interno, intervallati da foto d’epoca e poster di artisti del passato. Prendersi una pausa, adagiandosi sulle melodie proposte, assaporando i gusti semplici della tradizione turca, aiuta certamente a ritemprare lo spirito, dando la carica giusta per sgombrare i pensieri a iniziare gli acquisti. Timida vivacità è forse la definizione giusta per questi luoghi che affascinano gli occhi con i colori scintillanti delle opere artigianali in rame e ferro battuto, ma anche per le variopinte ceramiche, stole, tessuti, pietre e preziosi. Per chi ama l’argento in manufatti unici, la bottega Ecrin Gümüs del Signor Hasan, artigiano doc, riserverà delle piacevoli sorprese. Il negozio è molto piccolo, ma offre una grande varietà di orecchini, anelli, bracciali dal design originale e creati interamente a mano. La gentilezza e famigliarità con cui Hasan Bey, dalla sua postazione di lavoro, offre spiegazioni e consigli, mettendo il cliente a proprio agio, e non trattandolo da turista, offrendo çay e intrattenendosi in chiacchiere, è sicuramente il valore aggiunto dell’acquisto. La qualità dei prodotti, disegnati e creati  interamente da lui, ma soprattutto la grande umanità e disponibilità non finalizzata meramente alla vendita e non tesa ad approfittarsi dell’acquirente, sono il tratto tipico di questa boutique, portata avanti con amore, dedizione e grande rispetto per la propria professione di artigiano. 

kale le arti e i mestieri sono ancora vivi e con semplicità offrono al visitatore un piccolo viaggio nell’atmosfera di un tempo. Prendersi un po' di tempo per guardarsi intorno, interagire con gli artigiani e farsi incantare dall'assortimento di manufatti è un consiglio spassionato per i visitatori della cittadella che qua possono trovare merci a prezzi incredibilmente ragionevoli rispetto al resto della città. E per i più agili, la salita sulle vette del castello, nonostante la strada ripida e le scale, sarà ripagata da una vista mozzafiato sull’intera capitale allietata ulteriormente dal suono delle tradizionali canzoni turche intonate dagli artisti di strada. Insomma, l’atmosfera di Ankara kalesi ha un tocco unico che è quasi difficile sintetizzare a parole, provare per credere! Iyi gezmeler!( buona passeggiata)



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