Canada sospende le vendite di armi a Israele

Il Canada ha annunciato la fine delle vendite di armi a Israele.

Mentre, Israele reagendo duramente alla decisione, ha dichiarato: "La storia giudicherà duramente le attuali azioni del Canada".

La ministra degli Esteri canadese Melanie Joly ha annunciato che il governo interromperà la vendita di armi a Israele.

Parlando al quotidiano “Toronto Star”, Joly ha dichiarato che, sebbene la mozione adottata dalla Camera dei Comuni sulla Palestina non sia vincolante, d'ora in poi il governo "fermerà le esportazioni di armi verso Israele".

La ministra Joly, che ha l'autorità di approvare o rifiutare le autorizzazioni per l'esportazione di beni e tecnologie militari, ha sottolineato che questo cambiamento "non rimarrà simbolico" ma è importante.

Nella mozione emendata, la frase "riconoscere lo Stato di Palestina" è stata cambiata in "sostenere la creazione di uno Stato palestinese" e la frase "sospendere" nella sezione sulla vendita di armi a Israele è stata cambiata in "sospendere o proibire".

La ministra degli Esteri Joly aveva temporaneamente sospeso le licenze di esportazione di attrezzature e tecnologie militari verso Israele a partire dall'8 gennaio.

Dall’altra parte, il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz reagendo al Canada per la decisione, ha dichiarato:

"Mi dispiace che il governo canadese abbia fatto questo passo, che mina il diritto di Israele all'autodifesa contro gli assassini di Hamas che hanno commesso crimini orribili contro israeliani innocenti e contro l'umanità, compresi anziani, donne e bambini. La storia giudicherà duramente le attuali azioni del Canada”.