Bosnia-Erzegovina, le forze di sicurezza arrestano 5 persone sospettate di crimini di guerra

In Bosnia-Erzegovina sono state arrestate 5 persone sospettate di aver commesso crimini di guerra durante il genocidio di Srebrenica nel 1995...

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Bosnia-Erzegovina, le forze di sicurezza arrestano 5 persone sospettate di crimini di guerra

In Bosnia-Erzegovina sono state arrestate 5 persone sospettate di aver commesso crimini di guerra durante il genocidio di Srebrenica nel 1995.

Le forze di sicurezza dell'Agenzia statale per le investigazioni e la protezione della Bosnia-Erzegovina (SIPA) hanno arrestato 5 persone sospettate di aver commesso crimini di guerra durante il genocidio di Srebrenica in un'operazione condotta in alcune città della Bosnia-Erzegovina.

In una dichiarazione scritta rilasciata dalla SIPA, si legge che nell'ambito dell'operazione organizzata su istruzioni della Procura della Bosnia-Erzegovina, sono stati perquisiti alcuni appartamenti e proprietà appartenenti a ex-soldati serbi a Bileca, Sekovic, Han Pijesak, Vlasenica e Zvornik.

Nella dichiarazione si sottolinea che 5 persone sono state arrestate in quanto sospettate di aver commesso crimini di guerra nel genocidio di Srebrenica nel 1995, in cui sono stati uccisi più di 8 mila civili bosniaci, e i sospetti sono stati portati all'ufficio del procuratore.

Subito dopo l'occupazione di Srebrenica da parte delle truppe serbe sotto il comando di Ratko Mladic, l'11 luglio 1995, i civili bosniaci rifugiatisi presso i soldati olandesi sotto l'egida delle Nazioni Unite (ONU) furono consegnati ai serbi.

I serbi, che permisero a donne e bambini di recarsi nell'area controllata dai soldati bosniaci, uccisero almeno 8 mila 372 uomini bosniaci in aree boschive, fabbriche e magazzini, e i massacrati furono sepolti in fosse comuni.

Tra coloro che hanno perso la vita nel genocidio di Srebrenica, ci sono più di 1600 persone che risultano non identificate o di cui non sono stati ritrovati i resti.

 



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