Nato punta a spendere 3 mld euro per difesa satellitare e cyber

Altri 180 milioni dovrebbero servire a rendere più sicure le comunicazioni mobile dei soldati sul campo.

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Nato punta a spendere 3 mld euro per difesa satellitare e cyber

BRUXELLES (Reuters) - La Nato progetta di spendere circa 3 miliardi di euro per aggiornare la propria tecnologia satellitare e informatica nei prossimi tre anni, mentre l'Alleanza cerca di tenere il passo con le nuove minacce, riferisce una fonte.

La mossa evidenzia la consapevolezza della Nato che i conflitti si combattono sempre di più sul piano informatico anziché per aria, terra e mare.

Una fonte di alto livello dell'Agenzia Nato per la Comunicazione e l'informazione ha detto che il progetto include un investimento da 1,7 miliardi di euro in comunicazioni satellitari per migliorare il sostegno a truppe e navi e per aiutare l'attività dei droni.

Non è chiaro al momento se i membri Nato finanzieranno il lancio nello spazio di un nuovo satellite per le comunicazioni militari o se si possa ottenere una maggiore capacità dai satelliti attivi di Usa e altri Paesi alleati.

Il Giappone, che non fa parte dell'Alleanza atlantica, ha lanciato il suo primo satellite per le comunicazioni militari a gennaio.

La proposta prevede anche una spesa di 800 milioni sui sistemi informatici che contribuiscono a controllare le difese aerea e missilistica, ha detto la fonte.

Altri 71 milioni serviranno per migliorare la protezione rispetto ad attacchi cyber delle 32 principali strutture Nato.

Secondo l'Alleanza gli eventi sospetti sulle sue reti sono cresciuti di cinque volte negli ultimi tre anni, e l'intelligence occidentale ritiene il gruppo russo APT28 responsabile dell'attività hacker contro il Partito democratico Usa durante le ultime elezioni.

Altri 180 milioni dovrebbero servire a rendere più sicure le comunicazioni mobile dei soldati sul campo.

La Nato fornirà i dettagli del piano in una conferenza a Ottawa ad aprile, per poi aprire il processo delle offerte, che dovrebbe attrarre i grandi gruppi occidentali della difesa come Airbus Group, Raytheon e Lockheed Martin.


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