Approvata legge che aumenta pene per corruzione, falso in bilanc

Il provvedimento rimette mano alla legge anticorruzione dell'ex ministro della Giustizia Paola Severino approvata nel 2012 ma che non è riuscita ad arginare la corruzione in Italia.

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Approvata legge che aumenta pene per corruzione, falso in bilanc

ROMA (Reuters) - La Camera ha approvato oggi in via definitiva la proposta di legge che inasprisce le pene per i reati di corruzione e di falso in bilancio.

I sì sono stati 280, 53 i contrari e 11 gli astenuti.

Il provvedimento rimette mano alla legge anticorruzione dell'ex ministro della Giustizia Paola Severino approvata nel 2012 ma che non è riuscita ad arginare la corruzione in Italia.

Proposto all'inizio della legislatura da Piero Grasso, eletto con il Partito democratico e diventato presidente del Senato, il ddl approvato oggi è un compromesso tra il Pd e l'ala centrista della maggioranza che si dice preoccupata di non frenare troppo l'attività di impresa.

I reati di corruzione vengono aumentati mediamente di due anni, sia nei minimi che nei massimi di pena. Inoltre, il patteggiamento sarà condizionato alla restituzione "integrale" del prezzo o del profitto del reato.

Il ddl riscrive anche il reato di falso in bilancio. Viene abolita qualsiasi soglia al di sotto della quale non c'è reato e vengono innalzate le pene massime a otto anni dai sei per le società quotate e a cinque anni da due per quelle non quotate.

Ma se i fatti sono di lieve entità, la pena scende da un minimo di 6 mesi a un massimo di 3 anni; la "lieve entità" viene valutata dal giudice, in base alla natura e alle dimensioni della società e alle modalità o gli effetti della condotta dolosa.

Per aumentare l'effetto deterrenza il provvedimento prevede anche che il condannato per corruzione non possa concludere contratti con la pubblica amministrazione fino a cinque anni.

Sul fronte del contrasto alla mafia, che si intreccia con la corruzione, il ddl riscrive le pene per l'associazione mafiosa, che nei casi più gravi potranno arrivare anche a 26 anni di carcere.

Questo provvedimento è correlato ad un altro, ora in discussione al Senato, che prevede di allungare i tempi di estinzione del processo per prescrizione del reato, attualmente a dieci anni.

Per i reati di corruzione la prescrizione interverrebbe dopo 21 anni, un termine considerato troppo lungo dai centristi di governo di Area popolare, che puntano a ridurla a 15-16 anni.


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