Banche, Padoan: ridurre sofferenze per uscire da crisi

Il governo considera la montagna di partite anomale accumulate dalle banche dopo tre anni di recessione come una delle ragioni principali che limitano l'offerta di credito a famiglie e imprese

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Banche, Padoan: ridurre sofferenze per uscire da crisi

ROMA (Reuters) - L'Italia non potrà lasciarsi alle spalle la crisi fino a quando "non sarà stato risolto" il problema dei crediti deteriorati, pari a circa il 20% degli impieghi bancari.

Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ribadendo che il "principale ostacolo" alla costituzione di una Bad bank è la nuova disciplina europea sugli aiuti di Stato, introdotta nel 2013.

"Purtroppo, di fronte ad un atteggiamento politico molto positivo, l'atteggiamento tecnico della Commissione europea è assolutamente negativo", ha detto Padoan durante un'audizione parlamentare.

In Borsa le attese di un intervento dell'esecutivo hanno spinto al rialzo i titoli di Banca Mps (+4,6%) e Carige (+0,6%), in controtendenza all'indice di settore che ha perso il 3%.

Il governo considera la montagna di partite anomale accumulate dalle banche dopo tre anni di recessione come una delle ragioni principali che limitano l'offerta di credito a famiglie e imprese.

Da qui nasce il progetto di mettere in piedi un veicolo che si finanzi sul mercato emettendo bond garantiti dallo Stato e usi la raccolta per comprare dalle banche i 'non performing loans'. Il Tesoro potrebbe garantire anche i bond emessi da altri veicoli, nati dall'iniziativa di privati e senza una compartecipazione diretta dello Stato.

La Commissione europea è tuttavia del parere che la garanzia pubblica sia in contrasto con la normativa sugli aiuti di Stato.

"La questione è tecnica, ne stiamo discutendo e mi auguro che con buona volontà si giunga ad una soluzione. Non esistono i 10 comandamenti degli aiuti di Stato, per cui tutto sta scritto nelle sacre scritture".

L'obiettivo del governo è creare un mercato per la cessione delle sofferenze, "a patto che il prezzo sia accettabile", dice il ministro. "Stiamo parlando di 15 centesimi di valore facciale di un credito che valeva 100. È un prezzo che rappresenta la media delle cifre di cui si parla", aggiunge.

L'altra linea di intervento alla quale lavora l'esecutivo non richiede alcun negoziato con l'Europa e riguarda la semplificazione delle procedure fallimentari per accelerare il recupero dei crediti. [ID:nL5N0XR493]

"Sono relativamente ottimista che, mettendo insieme queste due misure, ci sia una maggiore disponibilità degli operatori a scambiare le sofferenze".

Padoan non conferma, invece, che il Tesoro intenda ridurre da 5 a 1 anno l'arco temporale entro il quale le banche possono dedurre fiscalmente le perdite da svalutazione.


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