Renzi accelera sul rimpasto per rafforzare maggioranza

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Renzi accelera sul rimpasto per rafforzare maggioranza

Renzi accelera sul rimpasto per rafforzare maggioranza

ROMA (Reuters) - L'accelerazione impressa ieri da Matteo Renzi al rimpasto di governo è giunta inattesa e risponde a due esigenze: rafforzare l'esecutivo; esercitare una presa più forte sul settore delle grandi opere.

La proposta di Renzi di promuovere l'attuale sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio alle Infrastrutture, è la logica conseguenza di quanto avvenuto dopo le dimissioni di Maurizio Lupi.

"La presa di possesso da parte del premier del ministero delle Infrastrutture è stata rapida e forte, portando sotto il diretto controllo di palazzo Chigi la struttura delle Grandi opere e il dipartimento che controlla il Cipe", cioè il braccio finanziario delle infrastrutture, dice a Reuters una fonte governativa.

Renzi cioè è riuscito in pochi giorni a estendere la sua presa su un pezzo della struttura di governo che gli era finora sfuggita (le Infrastrutture) e la mossa della nomina di Delrio, data da tutti gli osservatori come certa e imminente, non fa che confermare questa operazione.

Il minirimpasto (oltre al nuovo ministro delle Infrastrutture si tratta di nominare anche il ministro per gli Affari regionali, posto vacante da fine gennaio) ha lo scopo inoltre di rendere nuovamente stabile il rapporto con i centristi dell'Ncd di Angelino Alfano alla vigilia della ripresa del cammino parlamentare delle riforme. Dopo Pasqua la legge elettorale riparte in Parlamento, in un rush finale che Renzi vorrebbe vedere concluso entro la fine di maggio.

Il rafforzamento della maggioranza con l'Ncd, seppure con la perdita di qualche parlamentare, è speculare alle defezioni subite dalle opposizioni e dovrebbe mettere al riparo Renzi dalle contestazioni interne (che potrebbero arrivare al non voto sulla riforma elettorale) da parte di pezzi della sinistra Pd.

 


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