Quirinale, in funzione il tritacarne dei candidati

Nemmeno lui ha capito nulla di quanto sta avvenendo. Il suo elenco di potenziali nemici, snocciolato sul suo blog, è interminabile.

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Quirinale, in funzione il tritacarne dei candidati

ROMA (Reuters) - Beppe Grillo fiuta l'aria e cerca di tagliare le gambe a ogni possibile accordo che possa portare all'elezione del prossimo presidente della Repubblica. Ma per quanto il comico genovese abbia imparato a cogliere ogni refolo che giunge dal mondo della politica questa volta è costretto a sparare nel mucchio.

Nemmeno lui ha capito nulla di quanto sta avvenendo. Il suo elenco di potenziali nemici, snocciolato sul suo blog, è interminabile: inizia con colui che appare al momento il più forte e pericoloso (per Grillo, per la forza attrattiva che potrebbe avere su parte dei suoi dopo essere stato uno dei protagonisti delle Quirinarie grilline del 2013) è Romano Prodi. Ma il leader del Movimento 5 stelle prosegue subito con un rosario di altri nomi: Walter Veltroni, Piero Fassino, Pietro Grasso, Anna Finocchiaro, Sergio Mattarella, Giuliano Amato...

Luciano Violante, che nel 2013 fu uno dei protagonisti della disastrosa trattativa di Pier Luigi Bersani alla ricerca di una maggioranza per il Quirinale, dice che tutti questi nomi appartengono a "cortine fumogene" e che è possibile che "l'intesa già esista", sguardo un po' ottimistico sulla situazione.

Quello in corso sembra piuttosto un "tritacarne" di possibili candidati, come sostiene Massimo Franco nell'editoriale del Corriere della sera. E i vari leader di gruppi e gruppetti politici cercano di farsi avanti per ora con potere di veto. Così facendo però si offrono anche a Matteo Renzi per possibili accordi. Le ore delle trattative sono ancora lunghe, ma si vanno inesorabilmente consumando.

 


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