Bankitalia: occupazione migliorerà in primavera

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Bankitalia: occupazione migliorerà in primavera

ROMA (Reuters) - Il quadro del mercato del lavoro in Italia dovrebbe rischiararsi in primavera, anche per effetto degli sgravi contributivi a favore delle aziende che assumono con contratti stabili e del Jobs act, anche se è presto per stimare in maniera precisa l'impatto di queste misure sull'occupazione.

E' quanto emerge dal Bollettino statistico pubblicato ogni trimestre dalla Banca d'Italia.

"Le prospettive occupazionali sarebbero in lieve miglioramento" anche a fronte di un calo tra gennaio e febbraio delle ore autorizzate per la Cassa integrazione, si legge sul Bollettino nel quale si evidenzia che "le indagini presso le imprese condotte dall'Istat e dalla Banca d'Italia in collaborazione con Il Sole 24 Ore prefigurano un andamento più favorevole dell'occupazione per i mesi primaverili".

A corroborare tali aspettative, anche i dati provvisori diffusi dal ministero del Lavoro che indicano come, dopo la contrazione registrata nel quarto trimestre del 2014, i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato avrebbero ripreso a crescere nei primi due mesi dell'anno.

Tra gennaio e febbraio del 2015 sarebbero stati attivati circa 1,4 milioni di contratti, con un incremento annuo del 12,6%. Di questi, secondo il ministero, 79.000 sono contratti a tempo indeterminato, in aumento del 35%. Non è chiaro se si tratti di nuovi contratti o di conversioni di rapporti di lavoro già esistenti.

"A tale aumento può aver concorso la contestuale introduzione degli sgravi contributivi [previsti dalla legge di Stabilità]; sulla base dei dati disponibili non è ancora possibile determinare in che misura ciò sia avvenuto e quale sia stato l'effetto complessivo sull'occupazione", scrive la Banca d'Italia.

Il 7 marzo, poi, sono entrati in vigore i primi due decreti del Jobs act, sui licenziamenti e sui nuovi ammortizzatori sociali. "Tali misure mirano a sostenere l’occupazione e possono ridurre il dualismo del mercato del lavoro favorendo una ricomposizione verso forme contrattuali più stabili. I dati relativi al mese di marzo sono ancora parziali e non consentono di valutare l'impatto di queste misure sulla domanda di lavoro, al netto degli effetti della decontribuzione e della fase ciclica", si legge sul Bollettino.

Secondo l'Istat, il tasso di disoccupazione italiano nel mese di febbraio è salito al 12,7% dal 12,6% di gennaio, mentre tra dicembre e febbraio è diminuito di 0,4 punti percentuali, in larga misura per la risalita del tasso di inattività (+0,3 punti). Stabile l'occupazione sui tre mesi precedenti.

Il governo ha rivisto in leggero rialzo le stime di crescita per quest'anno allo 0,7% dallo 0,6%.


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