Immobili, cresce appeal Milano in Europa, in testa Berlino

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Immobili, cresce appeal Milano in Europa, in testa Berlino

MILANO (Reuters) - Nel mercato immobiliare europeo Berlino è considerata oggi la piazza più attraente dagli investitori, che però iniziano a guardare con interesse anche l'Europa periferica, allettati dalle opportunità aperte dalla crisi economica e aiutati dall'enorme disponibilità di capitali.

E' quanto emerge da una ricerca condotta ogni anno da PricewaterhouseCooper in collaborazione con Urban Land Institute.

In questo contesto Milano recupera nove posizioni dallo scorso anno portandosi al dodicesimo posto tra le città europee più appetibili, non lontano da Londra (decima) che perde cinque posizioni per via dell'intensa domanda che negli ultimi anni ha fatto schizzare in alto i prezzi. In cima alla classifica, dopo la capitale tedesca vengono Dublino (stabile), Madrid (+16 posizioni), Amburgo (-1 posizione) e Atene (+23 posizioni). Lisbona è nona dopo aver scalato 17 posizioni.

"Nel 2015 gli investitori immobiliari si troveranno di fronte a un delicato esercizio di equilibrismo: il mercato europeo sta beneficiando di un afflusso di capitali provenienti da tutto il mondo come non si vedeva da tempo (...). Prevediamo però un protratto aumento dei prezzi dovuto alla carenza di prodotto appetibile, più accentuato nelle destinazioni urbane preferite dagli investitori globali. E nonostante l'incertezza del clima economico che pervade tutta Europa, gli investitori dovranno gettare lo sguardo oltre i mercati nord europei più liquidi e indirizzarsi verso città regionali e asset secondari", spiega Elisabetta Caldirola, partner PwC Italia Real Estate Leader.

Se l'Italia torna nel mirino degli investitori, è Milano a focalizzare il loro interesse, soprattutto nel settore uffici, considerato un mercato stabile e non eccessivamente caro.

Perde invece appeal (-3 posizioni al 27esimo posto) la città di Roma, dove gli uffici sfitti sono in aumento e i canoni risentono di una pressione al ribasso.

In generale l'Italia potrebbe beneficiare, agli occhi degli investitori esteri, della pulizia di bilancio che le banche saranno indotte a portare avanti per via delle norme imposte dalla vigilanza europea, mettendo sul mercato la grande quantità di crediti non performing oggi in portafoglio. Per contro il Paese sconta ancora un certo scetticismo per i timori di instabilità politica e per gli ostacoli burocratici e giuridici in cui può incorrere un investitore.

Dalla ricerca emergono poi alcune tendenze comuni a tutto il Vecchio Continente: le buone prospettive del settore residenziale alla luce del processo storico di urbanizzazione in corso, l'importanza crescente della logistica alimentata dallo sviluppo dell'e-commerce e l'attenzione della domanda ai temi della sostenibilità energetica e ambientale.

 


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