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‘Sii Amico, mostrati Amico’, a Konya si celebra Rumi

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Jalal ad-Din Muhammad Rumi è noto in tutto il mondo per le sue massime e profondità di pensiero. Tuttavia, non molti sanno che la Türkiye è il centro spirituale della sua attività. Nella città di Konya dal 7 al 17 dicembre si è tenuto il festival di commemorazione del grande pensatore e filosofo islamico, un evento molto atteso che ha richiamato nella città anatolica numerosissimi visitatori provenienti da molte parti del mondo, tra cui l’Italia. Nel santuario a lui dedicato, che oggi ospita il Museo Mevlana, sono accorsi molti turisti e fedeli che, incantati dall’atmosfera mistica, si sono raccolti davanti al sarcofago di Rumi in segno di riverenza e rispetto per il lascito profondo, di cui l’umanità fa tesoro. Quest’anno si è celebrato il 749° anniversario della morte di Rumi che, nato nel 1207 a Balch, nell'attuale Afghanistan settentrionale, dopo l’invasione mongola del 1220 e2 fuggito con la famiglia prima a Damasco, dove il giovane Rumi studiò teologia, e successivamente nell'Anatolia centrale nei pressi di Konya, l'allora capitale dell'Impero selgiuchide.E’ consuetudine ormai che nella settimana centrale di dicembre venga commemorato il grande pensatore con diversi programmi che spaziano da conferenze, simposi, mostre di arte, letture e dalla spettacolare cerimonia dell’ordine Mevlana. Questo fu ispirato a Rumi e venne fondato alla sua morte per volontà del figlio Sultan Weled e Celebi Husameddin, primo sceicco dell'ordine, che fece erigere la particolare cupola verde sulla tomba del padre, rendendo il mausoleo un luogo di pellegrinaggio non solo per i seguaci di Mevlana, ma anche per tutti i suoi ammiratori. Ai più è sicuramente nota la danza Sama (danza del vortice), che è parte integrante della tradizione Mevlana. La cerimonia, che consiste di quattro parti principali (Selam), è introdotta con un poema di lode (naat) al Profeta. Ogni singolo elemento della cerimonia ha, dunque, un significato importante e rappresenta le varie tappe sulla via verso Dio. Con la rimozione del mantello scuro, i dervişi si lasciano alle spalle tutto ciò che è mondano e iniziano a rivolgersi a Dio in profonda immersione e misticismo.L’edizione 2022 del festival si è svolta sotto il titolo "Tempo per l'amicizia". La serata di apertura è avvenuta presso la Sala Sema del Centro Culturale di Mevlana con le esibizioni dei dervişi rotanti, introdotti dal concerto di musica sufi di Ahmet Özhan. Lo spirito della delle cerimonie si rifà certamente agli insegnamenti di Rumi e all’idea che invece di piangerne la morte, si celebra la sua unione con Dio. La caratteristica principale della "Şeb-i Arus", o "notte dell'unione", infatti, è il rituale in cui i dervişi ruotano con la mano destra simbolicamente rivolta verso Dio e la mano sinistra rivolta verso la terra, creando e immergendosi in una sorta di vortice che è inteso come una "fine", ossia  uno stato che si raggiunge dopo anni di addestramento e disciplina. La pratica è riconosciuta dall'agenzia culturale delle Nazioni Unite ha come un esempio di "patrimonio orale e immateriale dell'umanità". Non vi è dubbio che si tratti di un'attrazione significativa e profonda, dall’alta carica simbolica: il roteare dei dervişi è finalizzato a lasciar andare il proprio ego e desiderio mondano. Abbigliati con peculiari tuniche bianche, su cui drappeggiano mantelli, e con un cappello a forma di cono chiamato "sikke", i dervişi girano all'unisono con preghiere e versetti del Corano. Assistere allo spettacolo è un’esperienza toccante, non solo per la geometria e perfezione della danza, ma soprattutto perché’ induce inevitabilmente ad un momento di raccoglimento interiore, lasciandosi trasportare dal bello e dai messaggi emanati dal contesto. Quest’anno, inoltre, dopo due anni di restrizioni a causa del Covid-19 il festival è iniziato con i migliori auspici per una ritrovata normalità che dovrebbe indurre a renderci migliori. ‘Sii amico, mostrati amico’, dice Rumi. E con questo ammonimento, auguriamo a tutti un buon cammino  per il 2023.

 

A cura di Valeria Giannotta



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