Turchia chiama Italia

‘Mannaggia li Turchi!’

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Turchia chiama Italia

Chi in Italia non si e’ mai imbattuto o fatto uso di espressioni e modi di dire che si riferiscono ai turchi? Probabilmente ognuno di noi. Storicamente, infatti, ‘le genti che vengono dal mare’ hanno avuto un significativo impatto nella psicologia sociale e nelle tradizioni locali italiane. Soprattutto nel Meridione, l’esclamazione ‘Mamma li turchi’ si e’ cristallizzata nel tempo, diffondendosi in seguito su tutto il territorio. Dettata dalla paura delle razzie dei ‘Turchi’, ossia di quel popolo proveniente dall’Oriente e ritenuto molto feroce, con il tempo si e’ ridotta ad essere un’espressione ironoica da cui, tuttavia, traspare una connotazione negativa.  Ma non è la sola. A questa si aggiunge un frasario ben nutrito. ‘Cose turche’; ‘Fumare come un turco’; ‘Parlare turco’; ‘Essere preso dai turchi’; ‘Bestemmiare come un turco’; ‘Prendere il turco per i baffi’; ‘Mannaggia li turchi’ sono tutti esempi degli stereotipi presenti nell’immaginario collettivo italiano, che hanno influenzato la percezione verso un Paese e la sua gente. Le ‘cose turche’ presuppongono stranezza, assenza di principi morali che potrebbe sfociare in malvagità. In questa accezione si è marcata una linea divisoria tra culture, società e religioni, su cui si sono fondati importanti conflitti storici ancora vivi nella memoria.  Su questo si sono costruiti ulteriori frasari che ne ricalcano il significato, talvolta rafforzandolo. Nel quadro delle antiche lotte con il mondo musulmano, il turco sarebbe, dunque, colui che proferisce bestemmie e, pertanto, considerato nemico anche perché seguace di una religione diversa dal cristianesimo. Così, ‘essere presi dai turchi’ significa sostanzialmente non capire ciò che sta succedendo e, dunque, provare senso di difficoltà e/o pericolo, la stessa sensazione avvertita in passato davanti alle incursioni dei turchi. ‘Parlare turco’ riporta a un modo di esprimersi confuso e incomprensibile, fatto di concetti e termini difficili da cogliere. Il tutto avrebbe origine dalle invasioni saracene  (turche), vissute come uno shock dalle popolazioni locali, sotto attacco di un popolo ritenuto ‘incivile’ e dagli usi e costumi totalmente diversi. Anche il ‘fumare come un turco’ è da concepire nel senso di uso eccessivo di tabacco, probabilmente riconducibile all’epoca ottomana in cui nei palazzi, oltre a bere caffè, si fumava molto. In tempi in cui i Saraceni facevano razzie nelle zone costiere italiane, la loro forza era ritenuta invincibile perciò fronteggiarli e costringerli ad arretrare era un’impresa impossibile. ‘Prendere il turco per i baffi’, invece, significa riuscire ad avere successo in un contesto ritenuto difficilissimo; oltre alla prestanza, il riferimento è all’apparenza fisica dei turchi i cui volti sfoggiavano folti baffi, simbolo di orgoglio e forza.  Ecco che anche ‘la terra dei turchi’ richiama l’idea di vivere una situazione negativa e cattiva che produce sofferenza, come avvenne durante le guerre turco-veneziane. Nella stessa connotazione sarebbe da leggere l’espressione ‘legge turca’ mirata ad indicare qualsiasi ingiustizia o decisione non conforme al diritto.  Per tutte queste ragioni, tante sono le imprecazioni contro i turchi, la cui ‘testa’ indica propri il capro espiatorio, la  persona sulla quale ricadono tutti gli insulti, le colpe e le responsabilità. Insomma, da tutte queste sfumature è chiaro che l’immagine dei turchi e della Turchia sia ancora oggi per molti aspetti legata al suo passato e a una percezione che si è impressa nel tempo. Tanti altri, però, sono i riferimenti nel lessico italiano e dialettale, basti pensare al Turchese, la pietra pregiata che arriva dall’oriente, o al ‘grano turco’, altro termine utilizzato per il mais. E ancora, il ‘bagno turco’ per riferirsi all’hamam; ‘sedersi alla turca’ per indicare la posizione seduta sui talloni o ‘mangiare alla turca’ per definire la pietanza unica servita su un vassoio da cui ognuno si serve con il cucchiaio.
Senza dubbio, su tali elementi in tempi più recenti si è consolidato un sentimento di stima e amicizia reciproco, inteso anche come collante dei rapporti politici ed economici. La Turchia, pur rimanendo per certi aspetti nell’opinione pubblica come Paese ‘altro’, è oggi un punto di riferimento chiave per l’Italia. E viceversa.  In Turchia si guarda all’Italia con una grande simpatia e, sebbene certe connotazioni negative possano influenzare le percezioni, sappiamo che conoscendo i turchi e la loro terra ogni pregiudizio sparisce. Questo è per noi ‘Mannaggia li turchi’: la grandezza di un popolo amico, che ha tanto da dire e da offrire.

 

A cura di Valeria Giannotta



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