Si e’ unito ieri il Consiglio di sicurezza nazionale

Nella dichiarazione  è stato affermato che l'escalation della tensione nel Mar Nero non sarebbe nell'interesse di nessuno e le parti sono state chiamate a porre fine alla guerra e tornare all'accordo sul grano.

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Si e’ unito ieri il Consiglio di sicurezza nazionale

Si e’ unito ieri il Consiglio di sicurezza nazionale presso il Complesso presidenziale sotto la presidenza del presidente Recep Tayyip Erdoğan.

Nella dichiarazione  è stato affermato che la tensione nel Mar Nero non sarebbe nell'interesse di nessuno e le parti sono state chiamate a porre fine alla guerra e tornare all'accordo sul grano.

Secondo la dichiarazione, durante la riunione, il Consiglio è stato informato delle operazioni condotte con determinazione e successo nel paese e all'estero contro ogni tipo di minaccia e pericolo per l'unità nazionale e la solidarietà, in particolare PKK/KCK-PYD/YPG , organizzazioni terroristiche FETO e DEASH.

“L’ulteriore  sviluppo della cooperazione con l'Iraq in tutti i campi contribuirà al raggiungimento di guadagni significativi sia nei paesi che nella regione” continua la dichiarazione in cui viene sottolineato che sostenere sinceramente gli sforzi della Türkiye per combattere il terrorismo e garantire sicurezza e stabilità rafforzerebbe il terreno per la cooperazione.

Nella dichiarazione è stato sottolineato che l'andamento della guerra tra Russia e Ucraina ei suoi possibili effetti sulla regione nelle fasi successive sono stati discussi  dettagliatamente e che l'escalation della tensione nel Mar Nero non sarebbe nell'interesse di nessuno.

Nella dichiarazione, che invita tutte le parti a sedersi al tavolo dei negoziati e porre fine alla guerra senza indugio, si sottolinea che il ritorno all'accordo sui cereali eviterebbe possibili negatività nei Paesi bisognosi e contribuirebbe alla stabilità alimentare.

Nella riunione sono stati  valutati gli ultimi sviluppi in Africa che potrebbero diffondersi in tutto il continente, e che le soluzioni più adeguate ai problemi del continente possono  essere trovate solo dai proprietari del continente.

Nella dichiarazione, si afferma che in Europa non  vengono adempite le responsabilità nel prevenire gli atti atroci che offendono quasi 2 miliardi di musulmani prendendo di mira la religione dell'Islam e che sono descritti come crimini d'odio dalle Nazioni Unite e nel punire i criminali, rendendosi conto degli effetti devastanti che i semi dell'odio che seminano sotto le spoglie della libertà di espressione possono emergere, hanno intrapreso le loro azioni il prima possibile e per combattere insieme contro gli attacchi ai valori sacri.

Nella dichiarazione è stato sottolineato che gli effetti del cambiamento climatico, che ha iniziato a diventare una crisi globale, che può innescare molti problemi, dalla migrazione irregolare alle depressioni sociali, dai conflitti interni ai conflitti interstatali, possono essere risolti solo attraverso la cooperazione con il gli sforzi giusti e sinceri della comunità internazionale.



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