Akar: D'ora in poi a nessuno sarà concessa l'opportunità di disprezzare l'esercito dell’Azerbaigian

Il ministro della Difesa nazionale, Hulusi Akar ha dichiarato che d'ora in poi a nessuno sarà concessa l'opportunità di disprezzare l'esercito dell’Azerbaigian, che ha mostrato al mondo il potere dei turchi.

Presso la Biblioteca Millet della Presidenza, si è tenuta la presentazione del libro "Karabakh è Azerbaigian-La storia della guerra patriottica: Fattore di personalità", organizzata dall'Ambasciata dell'Azerbaigian ad Ankara con il sostegno del Ministero della Difesa nazionale e del Governatorato di Baku.

Nel suo discorso all’incontro, il ministro Akar ha affermato che gli sviluppi nella seconda guerra di Karabakh tra l'Azerbaigian e l'Armenia, durata 44 giorni, sono seguiti da vicino dalla Türkiye.

Akar osservando che il territorio dell'Azerbaigian è stato occupato a seguito di una guerra ingiusta, ha aggiunto:

"Gli azerbaigiani hanno subito massacri molto gravi, omicidi che sono ben noti e che il mondo non vuole sentire e vedere. Ancora una volta, sono stati torturati. Purtroppo, quando questi eventi stavano accadendo, l'Unione Europea, la NATO, le Nazioni Unite, altri paesi e l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa non hanno mostrato alcuna sensibilità, interesse per questi eventi e non hanno preso le dovute precauzioni. Anche il Gruppo di Minsk, copresieduto da Russia, Stati Uniti e Francia, sono rimasti estremamente indifferente a queste questioni.”

Il ministro Akar ha sottolineato che come un’unica nazione, l'Azerbaigian e la Türkiye in caso di qualsiasi rischio e minaccia sono pronti ad unirsi e opporsi con una sola anima.

Il ministro della Difesa turco rendendo noto che è necessario far sapere che l'Azerbaigian ha ragione nel suo caso, che dovrebbe essere interiorizzato e dovrebbe essere chiaramente rivelato ovunque, ha aggiunto:

"Come Türkiye, la cosa più importante che ci impegniamo a fare è questa questione. L'abbiamo sempre messa all'ordine del giorno nelle relazioni bilaterali e nelle piattaforme internazionali, in particolare nelle piattaforme NATO”.