Presidente Erdoğan parla alla 77esima Assemblea generale delle Nazioni Unite

Siamo in un momento in cui dobbiamo agire con un'agenda comune contro le sfide che influiscono direttamente sul nostro futuro. Lo ha detto il presidente Recep Tayyip Erdoğan parlando davanti ai partecipanti della 77esima Assemblea generale delle Nazioni Unite.

“Continueremo a sottolineare la realta’ “Il mondo è più grande di cinque. Un mondo più giusto è possibile“. Non rinunceremo mai a lottare contro le organizzazioni terroristiche. Ancora una volta sottolineo che siamo in grado di prendere ogni precauzione contro il terrorismo" ha detto Erdoğan e ha precisato che il governo turco non permette alle organizzazioni terroistiche in Iraq di prendere di mira la Türkiye.

“È il diritto più naturale della Türkiye aspettarsi solidarietà dai suoi alleati nella lotta al terrorismo".

A proposito dell’aumento delle violenze commesse dalla Grecia contro gli immigrati, Erdoğan ha affermato che a causa dei respingimenti illegali della Grecia, il Mar Egeo si e’ trasformato di nuovo in un cimitero.

“La settimana scorsa il bimbo Asım di 9 anni e Abdülvaham di 4 anni hanno perso la vita a causa dei respingimenti della guardia costiera greca.

Erdoğan ha invitato Atene ad abbandonate la politica basata sulle tensione e provocazione e ha reso noto alla necessita’ del riconoscimento ufficiale della Rebubblica turca di cipro del Nord.

A proposito della situazione in Gerusalemme, Erdoğan ha sottolineato la soluzione a due stati e la necessita’ di cessare immediatamente la costruzione degli insediamenti illegali nei territori occupati a Gerusalemme est e della fondazione di una Palestina indipendente con Gerusalemme est capitale.

Parlando della situazione tra Azerbaigian e Armenia, Erdoğan ha ripetuto il sostegno della Türkiye all’Azerbaigian. “La liberazione dei territori occupati ha aperto una nuova finestra per il mantenimento della pace” ha concluso Erdoğan.