Terroristi del PKK hanno massacrato 13 cittadini turchi in una grotta sparandogli alla testa

Dure sono le condanne alla strage del PKK che mira i civili.

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Terroristi del PKK hanno massacrato 13 cittadini turchi in una grotta sparandogli alla testa

I terroristi del PKK hanno massacrato 13 cittadini turchi in una grotta sparandogli alla testa, nel nord dell'Iraq dopo averli rapito.

Lo ha detto oggi il ministro della Difesa nazionale Hulusi Akar.

"Nelle indagini preliminari, è stato stabilito che 13 dei nostri cittadini innocenti e disarmati sono stati colpiti alla testa e martirizzati ", ha detto. La triste notizia arriva mentre la Turchia sta portando avanti l'operazione antiterrorismo nel nord dell'Iraq.

"Mentre le nostre attività nell'area continuano, alla ricerca di una grotta presa sotto controllo a seguito di intensi scontri, sono stati trovati i corpi di 13  nostri cittadini rapiti", ha detto Akar.

Dure sono le condanne alla strage del PKK che mira i civili.

Il vicepresidente Fuat Oktay ha espresso il profondo rammarico pe l’uccisione a tradimento di civili. Oktay ha espresso di porgere le condoglianze alle famiglie delle vittime augurando che Dio abbia pietà della loro anima.

Oktay ha ricordato che la Turchia continuera’ ininterrottamente la sua lotta contro terrorismo finche’ e’ ucciso ultimo terrorista.

Il ministro degli Esteri della Turchia,Mevlüt Çavuşoğlu porge le condoglianze alle famiglie delle vittime.

“I terroristi che hanno paura sempre di confrontrarsi con le forze di sicurezza turche, hanno massacrato crudelmente i nostri 13 cittadini innocenti. Che Dio abbia pieta’ per la loro anima e vorrei esprimere le mie profonde condoglianze alle famiglie delle vittime”, ha scirtto su twitter Çavuşoğlu.

ll portavoce presidenziale İbrahim Kalın ha condiviso un post riguardante l'uccisione dei civili.

“Il PKK massacra 13 civili in una grotta a #Gara, in Iraq. Attacca le forze di sicurezza turche e irachene e i civili. Continua i suoi attacchi terroristici nel nord della Siria. Il mondo tace. Questo silenzio è un vergognoso atto di complicità. Ma non rimarremo in silenzio ", ha twittato Kalın.

Il direttore del Dipartimento delle Communicazioni della Presidenza,Fahrettin Altun ha sottolineato che la Turchia dara’ la risposta neccessaria a questa crudelta’.


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