Davutoglu: "La Turchia non dovrebbe ottenere il permesso per proteggere i suoi confini"

Il primo ministro turco ha dichiarato che la Turchia reagirà a qualsiasi tipo di intervento e di violazione alle proprie confini. Davutoglu parlando alla televisione Al Jazeera, ha fatto alcune dichiarazioni su temi attuali, come l'attacco terroristico ad Ankara, gli sviluppi in Siria e tensioni tra la Turchia e la Russia. Affermando che l'attentato avvenuto ad Ankara il 17 febbraio non aveva in obbiettivo solo la Turchia ma l'intera umanità, ha dato informazioni sulla ricerca meticolosa per catturare i responsabili. Davutoglu ha sottolineato che con tutti i collegamenti e la rete di coordinamento decifrato del kamikaze è stato anche affermato la legame dell'organizzazione terroristica PKK coll'evento. "Questa è un'impresa comune tra YPG e PKK. Già lo YPG è un'estensione del PKK. Non abbiamo alcun dubbio" ha detto Davutoglu aggiungendo: "Coloro che hanno commesso questo attacco contro il nostro popolo verranno giudicati. Decideremo noi come e quando si realizzerà questo conto". Sottolineando Anche l'importanza del test di cessate il fuoco in Siria, ha rilevato che la Turchia non può guardare con ottimismo al futuro valutando la situazione con un punto di vista realistico. Il premier spiegando anche il motivo d'Ankara per essere pessimista sui negoziati di Ginevra in programma per riavviare il 25 febbraio, ha detto che i negoziati per il cessate il fuoco non sono rispettati dal regime di Assad e la Russia. "Le nostre porte sono sempre aperte per le persone che sono a rischio di vita, la Turchia aiuterà tutti" ha detto il premier aggiungendo che la Russia intende espellere tutti i gruppi contro il regime, gli arabi, i sunniti, i curdi ei turkmeni. Il primo ministro ha anche affermato che la Turchia non dovrebbe ottenere il permesso da nessuno per proteggere i loro confini.