I Dervisci Rotanti a Roma

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I Dervisci Rotanti a Roma

I dervisci rotanti “Galata Mevlevi Ensemble” del Maestro “Sheik Nail Kesova” sono stati dichiarati dall’UNESCO “Patrimonio culturale dell’umanità”.

Questa tradizione mistica dei  “Sufi”, guidati dal Maestro Sheik Nail Kesova è stata sul palco del Teatro Brancaccio a Roma per condividere il messaggio di pace. Il pubblico romano, già precedentemente era stato conquistato dal fascino di questa cerimonia, ha mostrato una volta grande interesse per la danza dei dervisci rotanti. Il rituale ha quasi 700 anni e riflette la volontà di connettere i tre componenti fondamentali della natura umana: lo spirito (mente e pensiero), l’amore (emozioni, poesia e musica) e l’anima (vita, movimento e Sema). Vestiti di una tunica bianca, un copricapo che richiama le pietre tombali dei paesi musulmani, le braccia aperte verso il cielo e lo sguardo rivolto al cuore, i dervisci rotanti danzano piroettando e girando intorno al loro maestro.

 

Nel frattempo il mercoledi all'udienza generale del Papa erano presenti, "per pregare per la pace" in Piazza San Pietro, otto rappresentanti dei dervisci rotanti del Galata Mevlevi ensemble.
Sono stati accompagnati da sei frati minori francescani che da dieci anni danno vita alla fraternità internazionale a Istanbul.


"Il 27 ottobre di ogni anno facciamo sempre un incontro di preghiera per la pace con i dervisci", spiega il padre all'Osservatore Romano. "E così abbiamo deciso di venire insieme per la prima volta dal Papa” ha aggiunto il padre precisando che hanno sottolineato il principio “Pace in patria, pace nel mondo” durante l'incontro.

 


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