Direzione Türkiye

La Türkiye compie 100 anni!

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Direzione Türkiye

Il 29 ottobre la Repubblica di Türkiye ha compiuto cento anni. Si tratta di una data molto attesa da tutti i suoi cittadini che, in ogni parte del Paese e del mondo intero, si sono organizzati per celebrarla a dovere. Inutile dire che le maggiori cittá  turche hanno visto l’afflusso di migliaia di persone che, approfittando anche del bel tempo, sono scese per strada munite di bandiere e gadget più disparati con un esplicito richiamo ai colori della Nazione. Un tripudio di tinte rosse e bianche hanno decorato vie, negozi, abitazioni, centri istituzionali nel giorno che marca il compimento di un secolo e l’inizio di un altro. Erzurum, Sivas, Samsun, ma soprattutto Ankara e Istanbul,oltre a Izmir,Antalya, hanno più di tutte catturato l’attenzione del pubblico, soprattutto per la loro connotazione storica. Quasi tutte le municipalitá, unite alle tante organizzazioni e associazioni, hanno dato vita ad eventi volti a ricordare la grandezza del Paese e la strada percorsa nel corso degli anni, non senza difficoltá.  Se da una parte la capitale Ankara ha svolto la propria funzione istituzionale con grande rispetto e orgoglio, abbracciando il senso di riverenza dei turchi che si sono recati all’Anıtkabir ( Mausoleo) dove sono deposte le spoglie del Padre fondatore Mustafa Kemal Atatürk e del suo successore Ismet Inonu, ma anche pagando tributo alla sede del Parlamento, Istanbul é stata senza dubbio la cornice scenografica per eccellenza. Sul Bosforo si sono svolte diverse manifestazioni e parate dalla portata simbolica e dal grande carico emotivo. E il numero 100 é stata un’immancabile costante. 100 sono state le navi da guerra che hanno solcato lo Stretto cosí come in egual numero i droni hanno acceso le luci del cielo dopo il tramonto offrendo spettacoli unici. Il condottiero a cavallo che impugna la bandiera turca ha aperto un innovativo gioco di colori, lasciando spazio a variopinti tulipani e diversi simboli riferibili alla storia e grandezza del Paese. 100, o forse di più, sono stati i fuochi di artificio che, a suon di musica, hanno brillato sulle teste di ognuno, lasciando senza fiato. Anche il visitatore meno esperto ha sentito muovere le corde del proprio cuore al cospetto di tale spettacolo in un’atmosfera colma di gioia e soddisfazione. Il senso di appartenenza dei turchi al proprio Stato e alla propria Nazione, infatti, non é paragonabile a nessun altro sentimento patriottico. Non si tratta solo di fierezza, ma anche di un genuino senso di indipendenza e resilienza che contraddistingue questo popolo. Soprattutto, é l’autenticitá in cui ci si rapporta alle proprie origini e agli altri a fare la differenza. In altre parole, é l’apertura verso l’altro, discreta e sincera, che contraddistingue questa societá, ricordando quanto le radici siano segnate da un profondo pluralismo e senso di accoglienza. Non é dunque un caso se anche gli stranieri si siano fatti coinvolgere dal clima di festa, guardando al cielo e seguendo la rotta dei Solo Türk, gli aerei da parata dell’aereonautica turca, che con diverse coreografie tra le nuvole hanno impresso un cuore, grande come quello della Türkiye e dei turchi. E  se é ormai noto che  é un Paese che accomoda tutti, onorando l’ospite come fosse un re, é altrettano comune che questo sentimento venga reciprocato nel segno dell’amicizia. Certamente degno di nota é il tributo che la comunitá italiana in Türkiye ha offerto al Paese della Mezzaluna: l’Ambasciata di Italia ad Ankara con un puntuale tempismo ha diffuso sulle proprie piattaforme social i propri auguri riproponendo  i titoli dei maggiori giornali nazionali che nel 1923 dichiaravano la fondazione della Repubblica turca. Un excursus storico estemamente significativo ed emozionante che ancora una volta dimostra il profondo senso di rispetto e simpatia tra le parti. Un messaggio che é stato molto apprezzato dagli utenti turchi che non hanno perso tempo a commentare e ricondividerlo, rimarcando quanto sia prezioso il legame tra i due popoli. Noi lo sappiamo, ma non ci stanchiamo di ribadirlo né a di dimostrarlo. E allora, Yaşasın Türkiye, viva la Türkiye, e ancora 100 e più di questi anni!

 

 A cura di Valeria Giannotta



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