Turchia chiama Italia

Si dice che Roma sia il centro del mondo, non solo per l’estensione politica e l’importanza ricoperta durante il suo impero, ma anche per la continua attrazione di turisti che da ogni parte del mondo si riversano per ammirarne la bellezza. In tanti sognano un viaggio verso la Capitale Eterna e per tutti coloro che non sono ancora riusciti ad esaudire il proprio desiderio ci pensa Ahmet Ebcim. Di professione fotografo e video maker, é l’ideatore, il cuore e la mente di ‘Roma bileti’ ( biglietto per Roma), account e canale social in cui racconta le proprie esperienze nella cittá capitolina, avvicinando gli utenti turchi ad una conoscenza più approfindita sia della cittá stessa che dell’Italia intera (https://www.youtube.com/channel/UCVLbkiit5KQGyEjJ1G3EkzA). ‘Con mia moglie ci siamo trasferiti a Romanasoni nel gennaio 2019. A lei era stato proposto un posto di lavoro mentre io, non avendo un permesso di lavoro, ho cominciato a scoprire la città. Quando ho visto i nasoni (a Roma le fontane si chiamano "nasoni") per strada, ho iniziato a ricercare informazioni su internet. Mi sono reso conto che non c'erano in turco perciò ho deciso condividere le mie esperienze’, racconta il brillante fotografo. Nemmeno il periodo di pandemia è riuscito a placare tanta curiosità così nel 2020 Ahmet si iscrive al programma ‘Foundation Year’ presso l’università La Sapienza per poi intraprendere il percorso di laurea in Storia dell’Arte. ‘Questo è il mio primo anno’, specifica per poi aggiungere con orgoglio: ‘Roma è una delle città migliori per studiare Storia dell'Arte’. Il suo è un impegno dettato dalla volontà sia di arricchirsi personalmente che di condividere parte del proprio bagaglio culturale con la Turchia, suo Paese di origine. A ben guardare, oltre che a far conoscere l’Italia in Turchia, gli sforzi di Ebcim sono finalizzati anche ad avvicinare gli italiani al mondo turco. Alcuni dei suoi video, infatti, sono prodotti in italiano e mirano a diffondere un’adeguata conoscenza della Turchia in Italia. ‘Generalmente i turchi pensano che italiani e turchi siano simili.  Al di là dell’aspetto fisico e del fatto che i turchi per strada in Italia non sono facilmente riconoscibili, secondo me, questi due popoli non si conoscono bene’, afferma con forza il produttore. Ripercorrendo un po’ del suo vissuto italiano, le idee in proposito sono chiare. Se nella vita quotidiana si riscontrano molte similitudini, la permanenza prolungata e l’occhio attento dell’osservatore tendono a risaltare diverse sfumature. E’ forse nel primo periodo di emergenza pandemica, quando Ahmet e la moglie si ritirano nelle campagne abruzzesi che il distacco con la Turchia si è sentito meno. ‘Abbiamo abitato a Casacanditella, una campagna piccola e carina. Quando eravamo lì, ho notato che le campagne sono molto simili a quelle turche, sia geograficamente che per il carattere delle persone.
La gente è molto calda ed ospitale, come in Turchia, mentre nelle città grandi la gente non è molto socievole, come a Istanbul’, afferma. Tuttavia, c’è un tratto comune estremamente simile: ‘Gli Italiani fanno dell'ironia durante le chiacchierate, esattamente come i turchi’. In fondo, è stato detto più volte che i due popoli sono legati da profonde affinità e da una simpatia istintiva che li rende più che amici o, a detta di alcuni, cugini. Certamente, per scoprire tutti questi lati, e soprattutto cogliere la percezione dell’altro, è più che mai opportuno munirsi, anche se solo virtualmente di un ‘Biglietto per Roma’ (Roma Bileti).  La destinazione finale è chiara: approfondire la conoscenza reciproca che va oltre il puro dato storico e geografico. ‘Uno degli scopi di Roma Bileti è avvicinare i due popoli. Inoltre, tra i miei obiettivi c’è la produzione di un programma TV, oltre che un libro, chiosa Ahmet Ebcim pieno di entusiasmo. E allora, iyi çalişmalar Hoca… ma non perdiamo tempo, noi siamo pronti a partire e non vediamo l’ora di continuare questo viaggio insieme!

A cura di Valeria Giannotta