Turchia chiama Italia

Le grandi opere della letteratura italiana tradotte in Turchia da Timur Guda

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Turchia chiama Italia

 

Tradizionalmente in Italia si é cresciuti a pane e letteratura, quella letta e studiata nei libri di scuola e alcune volte raccontata dai nonni. I grandi autori raccolti nelle antologie italiane sono un ricordo che conserviamo gelosamente con sentimenti misti: alcuni di loro ci hanno appassionato, altri ci hanno indotto a riflettere mentre altri ancora non sono riusciti a conquistare il nostro favore per stile o spirito.  Anche in Turchia capita di imbattersi nelle opere di scrittori italiani, tanto più se si frequentano corsi di studio ad hoc. Timur Guda, oggi interprete e guida turistica, sin da giovane etá si é appassionato alla lingua  e cultura italiana. ‘Sono turco, ma alle elementari e alle medie  ho studiato alla scuola italiana di Istanbul; questo mi ha dato l’opportunità di potermi creare una seconda identità: quella italiana’, racconta. E in quel contesto, grazie alle lezioni di latino e di antologia italiana, inizia ad avere i primi contatti con la letteratura. Un interesse che Timur ha continuato a coltivare negli anni soprattutto quando per ragioni professionali e’ entrato nuovamente in contatto con gli italiani. ‘Ho sentito la necessità di approfondire questa mia conoscenza per poter entrare nell'ambito culturale delle persone che accompagnavo. Dopo aver letto un po' ho notato che in Turchia mancavano fonti, soprattutto italiane, e che molte traduzioni delle opere italiane erano fatte dall'inglese, francese e pure dal tedesco’, spiega per poi specificare: ’ Tradurre è tradire: tradurre la traduzione di un altro allontana dal vero significato del testo originale. Ho sentito che dovevo tradurre dall'Italiano quelle opere che mancavano’.  Questo, dunque, è stato il click per darsi da fare e avvicinare i grandi autori italiani ai lettori turchi. La prima opera tradotta è stata e ‘Secretum Meum’ (Dünyanın Anlamsızlığı Üzerine) di Francesco Petrarca, libro- trattato incentrato sul dialogo con Sant'Agostino sull'uomo.  Prima che ci pensasse Guda, in Turchia, non essendo ancora stato pubblicato, era un testo sconosciuto. In secondo luogo, gli sforzi sono stati concentrati su ‘Il Principe di Machiavelli’. ‘Quando lo avevo letto in turco non mi era del tutto chiaro, dovevo tradurlo correttamente per renderlo più scorrevole’, puntualizza aggiungendo che invece l’obiettivo della traduzione della ‘Storia di Pi Greco’ di Pietro Greco é stato rendere fruibile la matematica ai giovani, ‘perché tramite le riflessioni di personaggi illustri della scienza antica il testo spiega la matematica in una maniera particolare e semplice’. La quarta opera a cui Timur Guda ha messo mano è ‘il Convivio’ (Ziyafet) di Dante.  ‘Ho sentito sempre parlare della Divina Commedia, Vita Nuova e in molti dire che non avevano capito. Ecco in quest'opera Dante ci parla del mistero che ha dentro di sé, come una vivanda lo serve per chi sentirà necessità di mangiarla. Quest'opera è la chiave per aprire la porta della Divina Commedia, sono lietissimo di essere il primo a tradurlo in lingua turca’, chiosa con un certo orgoglio l’interprete. Non vi è dubbio che la traduzione sia un'arte, che diviene ancora più raffinata e preziosa quando si tratta di testi con linguaggio aulico. Il tutto implica un’ottima conoscenza della propria lingua, dal vocabolario alla grammatica, e una preparazione culturale di base. ‘La maggiore difficoltà è cercare di non perdere l’anima del testo che l’autore tramanda al lettore:  dovrà sentire le stesse parole dell'autore’, ammonisce Timur che in ciò che fa mette il cuore. La sua è una sorta di missione dettata dall’entusiasmo e non dal profitto. ‘La maggiore soddisfazione è aprire una porta a chi leggerà con il desiderio di imparare per migliorare la propria vita. Il guadagno massimo del traduttore è il prestigio’, ribadisce. Leggere, in effetti, è un po’ come sognare, conduce in realtà e dimensioni da scoprire e grazie alle case editrici Kırmızı Kedi e Doğu Batı Yayınları, che hanno tutti i diritti commerciali, chiunque in Turchia oggi può immergersi nella lettura in turco di questi grandi testi, resi fruibili dalla paziente interpretazione di Timur Guda.  La sua importanza è innegabile cosi’ recentemente Casa d'Italia di Istanbul ha organizzato una trasmissione virtuale sul Ziyafet. ‘Per me è stata un'esperienza unica, ha significato che anche l’ltalia riconosceva i miei sforzi’, confida il traduttore.  Sforzi preziosi, che non possono che essere celebrati. Ellerinize sağlik Hoca!

 

A cura di Valeria Giannotta



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