Agenda: Scandalo di ispezione illegale della missione Irene alla nave turca

L’analisi in merito del dottore Murat Yesiltas, il direttore delle ricerche di sicurezza/SETA.

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Agenda: Scandalo di ispezione illegale della missione Irene alla nave turca

La settimana scorsa e’ scoppiato uno scandalo che ha colpito gravamente le relazioni tra Turchia e l’UE, e soprattutto con la Germania. La fregata tedesca Hamburg impegnata nell’operazione  Irene ha fermato illegalmente la nave turca Rosalina A nel mediterraneo orientale, che trasportava materiali alimentari verso Libia. Con un’elicottero la squadra di commandos si è calata con le funi sulla nave e hanno perquisito tutti i container senza chiedere il permesso della Turchia.

Vi riportiamo l’analisi in merito del dottore Murat Yesiltas, il direttore delle ricerche di sicurezza/SETA.

Secondo la spiegazione lanciata dal centro dell’operazione, impegnata nella missione europea Irini per imporre l'embargo sulle armi in Libia, l'unità militare agiva quindi su mandato delle Nazioni Unite e con un elicottero, una squadra di commandos si è calata con le funi sulla portacontainer di bandiara turca Roselina-A, che viaggiava nelle acque internazionali a circa 160 miglia a nord dal porto di Bengasi,  senza attendere la risposta di Ankara e poi vedendo che il capitano e lo staff della nave hanno agito in modo cooperativo , i militari si sono ritirati e la portacontainer ha ripreso il suo viaggio. Inoltre si e’ verificata la natura del carico, senza trovare materiali bellici.

I video registrati dalle telecamere di bordo mostrano i commandos tedeschi puntare le armi sul capitano. Il punto importante e’ che si spiega che l’ispezione e’ stata fermata perche’ non e’ arrivata una risposta positiva dalla Turchia. Questa spiegazione mostra chiaramente che non si puo’ eseguire un’ispezione senza l’autorizzazione di Ankara. Questa spiegazione gia’ conferma l’impossibilita’ dell’ispezione sulla nave senza la risposta di Ankara. Quindi ovviamente la fregata tedesca Hamburg ha effettuato una perquisizione illegale sulla nave battente bandiera di Ankara ignorando le regole elencate sul sito ufficiale del Ministero della Difesa della Germania. Il controllo di pirateria sarebbe quindi stato effettuato da alcuni soldati atterrati sulla nave turca in elicottero, che l'avrebbero poi lasciata ripartire dopo aver verificato l'assenza di irregolarità. 

Se lasciamo da parte di violare le proprie regole della fregata tedesca nel cosidetta “ispezione”, la Turchia si oppone fortemente all’adozione delle sanzioni contro lui nel quadro dell’operazione Irene, che lo definisce come un atto inutile privo di scopo e parziale. E’ noto a tutti che dietro questo atto la Francia faccia la prima fila tra gli attori che cercano di rovesciare il governo legittimo libico e  viola l’embargo di armi verso la Libia.

Mentre l’operazione Irene, creata usando come scusa l’embargo di armi del Consiglio di sicureza delle Nazioni Unite nei confronti della Libia viene trasformata in uno strumento della politica di Mediterraneo orientale disegnata in direzione degli interessi dei paesi europei, come la Grecia, e il sostegno delle Germania a questo atto causerebbe le conseguenze negative sia per Berlino che il Bruxelles.

 

 

 



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