Agenda: Esperienza della Turchia

L'’analisi del professore Kudret Bulbul dalla Facoltà delle scienze politiche  dell’università di Yıldırım Beyazıt.

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Agenda: Esperienza della Turchia

Non è facile scrivere gli articoli pessimisti per chi ha un punto di vista ottimista. Vorrei scrivere gli articoli sulle canzoni della libertà, sulla fraternità, ma non sugli scontri infiniti.

Purtroppo stiamo camminando verso un mondo sempre più caotico sull’asse degli USA, della Russia, la Cina e gli altri attori. Accanto agli attori globali, anche il terrorismo individuale o organizzato sta limitando sempre di più il nostro spazio vitale in cui vogliamo vivere con le nostre diversità. Diventiamo sempre più pessimisti vedendo il spostamento dei paesi occidentali verso una situazione di pre-seconda guerra mondiale, gli attacchi sanguinosi contro le differenze, un DAESH, che ha dimenticato la sua identità nazionale e allontanato dalla propria comunità, gli attacchi in Nuova Zelanda e Sri Lanka, il tarantismo e l’evangelismo. Abbiamo bisogno di un linguaggio universale che ci invita alla pace e all’arte di vivire insieme. Abbiamo bisogno di una norma morale universale che ci invita ad accettare i valori comuni.

 

Una norma che abbraccia un pluralismo anche nel campo religioso non può rispondere alle questioni dell’essere umano? La gente ama chi è proprio ciò che sembra. Pero è una cosa inaccettabile escludere gli altri e creare l’ostilità.

Le differenze si devono considerare non come una minaccia ma come una ricchhezza e una fortuna.

 

Condividere è l’elemento principale della felicità e la stabilità. Non disprezzare le differenze, non considerare la lingua, la razza, l’ideologia, la religione come un senso di superiorità sono le referenze principali dell’arte di vivere insieme.

 

Infatti la maggior parte di questi valori che abbiamo parlato qui di sopra sono i valori accettati come quelli universali. Putroppo viviamo in un’epoca in cui sono terminati i valori. Oggi abbiamo giunto a un punto in cui sono sempre più diffusi gli scontri, il radicalismo, l’assimilazione, l’esclusione.

 

Quindi è possibile vedere un’esempio dal passato che accolse tutti questi atti negativi con una posizione morale?

 

Noi possiamo rispondere di si. La ragione diffusa dalla regione di Khorasan a tutto il mondo abbracciò attraverso una posizione morale i valori che abbiamo citato qui di sopra. Questa strada si puo’ nominata dai diversi titoli come sufismo, eren di Kgorasan, derviscismo. Anche se i nomi sono diversi, il contenuto sono sempre simili e simboleggiano un movimento umano uscito dalla regione di Khorasan.

Ma dove è Khorosan. Il Grande Khorasan è una regione storica che comprendeva territori che attualmente fanno parte dell'Iran, dell'Afghanistan, del Tagikistan, del Turkmenistan e Uzbekistan e comprende le città storiche come Mery, Herat, Nishabur, Belh, Bukhara e Samarcanda. Sono usciti da questa regione i nomi preziosissimi come Ahmad Yassavi, Sahı Nakshibendi, Mavlana, Hajı Bayram-ı Veli, Hajı Baktası, Ahi Evran, Yunus Amra, Sarı Saltuk, Somoncu Baba, Gul Baba.

Tutti questi nomi avevano un principio comune difondendo il messaggio universale della civiltà dell’islam: non escludere gli altri, non disprezzare le altre ideologie, avere una grande tollerenza e avere pluralismo religioso e sociale. Questi nomi consideravano questi principi come un modo di vivere.

Mentre in occidente le diverse ideologie vennero condannate dalle inquisizioni, i fedeli non musulmani potevano praticare i rituali delle proprie religioni grazie alla guida e agli sforzi di questi nomi preziosi nella geografia ottomana.

 

I principi della strada di Khorosan sono bendeterminati nei setti consigli di Mawlana;

 

1) Sii come fiume nell'aiutare gli altri e per la generosità

2) Siii come il sole per la compassione e per la pietà

3) Sii come la notte nel nascondere i difetti degli altri

4) Sii come un morto nella furia e nel nervosismo

5) Sii come la terra per la modestia e l'umiltà 

6) Sii come il mare per la tolleranza

7) Sii come sembri o sembra come sei

 

Un altro principio della strada di Khorosan è nastosto nelle parole di Ali; “Gli uomini o sono equivalanti nella creazione o sono fratelli della religione”.

 

Infatti questa esperienza, partita da Khorosan e diffusa in tutto il mondo, si può nominata come “esperienza della Turchia”. Magari quella della Turchia sarebbe l’unica esperienza in grado di risolvere i problemi davanti all’essere umano

 

 

 


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