AGENDA: Disputa tra Pakistan e India
Vi presentiamo le valutazioni del Professore Kudret Bülbül presso Università di Ankara Yıldırım Beyazıt.
Questa settima si è apparsa di nuovo la disputa da 20 anni tra India e Pakistan. Dopo l’attentato a Jammu e Kashmir, regione occupata da India, in cui sono uccisi 44 soldati indiani, i jet indiani hanno effettuato raid su diverse regioni sotto il controllo del Pakistan accusando questo paese di esser dietro l’attentato. Dopo la resistenza del Pakistan i due jet indiani sono stati abbattuti, uno dei piloti indiani è stato catturato dalle forze pakistane, è poi rilasciato libero in qualche giorno.
Allora cosa è la questione di Kashmir?
Un classico britannico?
Un proverbio degli indiani d’America dice che “ se due pesci lottano tr adi loro nello stesso fiume, allora sapete che dalle acque è già passato un britannico con le gambe lunghe”. Sulla questione di Kashmir si può dire che ritirando da queste terre occupate, l’Inghilterra ha lasciato dietro di sè alcuni problemi che avrebbero servito a provocare caos in queste terre , il che avrebbe colpito lo sviluppo della regione e necessitato una volta l’intervento dell’Inghilterra.
Il subcontinente indiano a partire degli anni mila fino al 1857 fu sotto il dominio dei sultanati turchi, quasi per 700 anni. Dopo la sconfitta di Bahadır Sah , ultimo Shah di Babur in India davanti nela guerra contro Inghlesi nel 1857 , fini il dominio dei sultanati di turchi nella regione e cominciò il dominio degli Inglesi.
Gli abitanti della regione che vissero per tanti anni parlando propria lingua, con proporie culture e religioni nel subcontinente indiano, dopo il dominio degli inglesi durato 90 anni, si furono divisi in tre gruppi, quelli Pakistan, Bangladesh e India, dove si parla l’inglese come la lingua ufficiale.
La Geografia dove la gente volesse annessione al Pakistan ma il governatore decise di firmare l'annessione all'Unione Indiana.
La guerra tra India e Pakistan sul territorio del Kashmir è cominciata 67 anni fa, quando entrambi i paesi divennero stati sovrani indipendenti, anche se su idee profondamente diverse di nazionalismo: il nazionalismo indiano, rappresentato dal Partito del Congresso e dal suo leader Jawaharlal Nehru, si sviluppò sull’idea di paese laico, multiculturale e multireligioso. Lo stato pakistano si sviluppò invece attorno alle idee di Muhammad Ali Jinnah, basate sull’Islam come elemento culturale comune della popolazione. Lo stato del Kashmir fu un’eccezione nel contesto della spartizione su base religiosa, perché nonostante la sua popolazione fosse in maggioranza musulmana, il sovrano hindu – il Maharaja Hari Singh – decise di firmare l’annessione all’Unione Indiana.
Guerre e la Situazione attuale:
Ne seguì la prima guerra per il Kashmir nel 1947, che si concluse nel 1949 con la divisione della regione in due parti: il Jammu Kashmir, sotto il controllo dell’India, e lo Azad Kashmir, assegnato al Pakistan con lo status autonoma. La tregua fermata prevedeva il ritiro delle forze armate da Kashmir. Il destino della regione sarebbe stato determinato con un referendum sotto l’osservazione dell’ONU. Però per l’opposizione dell’India non si è potuto realizzato tale referendum. India annesse la regione sotto il nome di “ Jammu Kashmir”.
Nel 1965 cominciò la cosiddetta “seconda guerra del Kashmir”, che durò per cinque mesi , senza però che venisse trovata una soluzione definitiva. L’ultima violenza avvenne nel 1999. Nel 2003 i due governi stabilirono una specie di tregua, che in molti considerano durare ancora oggi, nonostante gli scontri a bassa intensità del 2008 e del 2013. Ogg, nella regione di Kasmir il 45% è sotto il controllo dell’India, il 35% del Pakistan e il 20% della Cina.
La questione di Kashmir, rilasciato dagli Inglesi ad oggi, ha fatto oltre 100mila vittime e costretto a rifugiare oltre 1,5 milioni persone da questa regione.
E’ possibile una soluzione?
Prima si deve diminuire l’alta tensione nella regione. India accusa il Pakistan di sostenere il terrorismo. India dice di poter fare richiesta al Consiglio di Sicurezza dell’ONU sul tema in caso di necessità. Tuttavia rispondere da solo e diretatmente ad un attacco non è un approccio accettabile. Intanto il Pakistan si è detto sempre pronto a collaborazione contro terrorismo.
Pakistan chiese una soluzione alla questione in oggetto in base alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU determinata nel 1948 però India respinge questa proposta prendendo in considerazione la maggioranza musulmana tra popoli e per questo motivo cerca di continuare il suo controllo su Kashmir con presenza militare. Da parte della Turchia, la questione dovrebbe esser risolta alla base delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Il conflitto continuo nella regione dimostra che una solzuione non accettata dai popoli non sarà permanente. Gli abitanti di Kashmir reagiscono agli accordi degli attori globali o di solo due paesi che non gli danno importanza. Quindi la prima cosa che si deve dire sulla soluzione è che il popolo di Kashmir dovrebbe esser interlocutore delle ricerche di una solzuione alla questione. Una delle soluzioni sarebbe il referendum. Un’ altra via d’uscita sarebbe dare uno status indipendente a Kashmir. Tuttavia, in queste circostanze ambedue le opzioni sembrano impossibili
Turchia, invece è un paese che avrebbe più contribuito alla soluzione, e a porre la fine dello spargimento di sangue e alle lacrime.
L’approccio della Turchia alla questione di Kashmir non dipende dalle poliiche imperialiste ma da trovare una soluzione giusta.
Se India e Pakistan pensano che la soluzione interessi solo loro, si sbagliano. Dovrebbero accorgeresi del fatto che attraverso la questione di Kashmir viene eseguita una guerra globale e loro sono utilizzati come mezzi per questa guerra. L’accordo di vendita di armi firmati tra Israele e India, il sostegno degli USA all’India per frenare la Cina, e il sostegno delşla Cina al Pakistan sono i segnali di questa guerra. In altre parole questi due paesi dovrebbero accorgersi dei questo scenario.
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