Guterres: Né c'e' alcuna giustificazione per una punizione collettiva del popolo palestinese

"La situazione a Gaza è una ferita purulenta della nostra coscienza collettiva che minaccia l'intera regione".

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Guterres: Né c'e' alcuna giustificazione per  una punizione collettiva del popolo palestinese

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha avvertito Israele, che si sta preparando ad attaccare la città di Rafah nella Striscia di Gaza.

Antonio Guterres ha parlato delle priorità per l'anno 2024 durante l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Guterres ha reso noto alla necessità di esercitare pressioni a livello mondiale per la pace.

"La situazione a Gaza è una ferita purulenta della nostra coscienza collettiva che minaccia l'intera regione. Né c'e' alcuna giustificazione per  una punizione collettiva del popolo palestinese” ha detto Guterres e ha aggiunto "le operazioni militari israeliane hanno portato alla distruzione e alla morte a Gaza con una portata e una velocità senza eguali".

"Sono particolarmente allarmato dalle  notizie riguardo al fatto che l'esercito israeliano intende  concentrarsi prossimamente su Rafah, dove centinaia di migliaia di palestinesi si sono ammassati nella disperata ricerca di salvezza. Un'azione del genere aumenterebbe esponenzialmente quello che è già un incubo umanitario con conseguenze indicibili per la regione” ha detto Guterres rinnovando la richiesta per un immediato  cessate il fuoco e il rilascio incondizionato degli ostaggi.

Anche il Coordinatore Speciale per il Processo di Pace in Medio Oriente delle Nazioni Unite, Tor Wennesland, ha messo in guardia riguardo contro la preparazione di un attacco da parte di Israele a Rafah.

"Nonostante gli israeliani conoscano molto bene la situazione, stanno pianificando attivamente una guerra nell'area di Rafah, dove abitano 1,2 milioni di persone. Questo è anche uno dei due punti di accesso per gli aiuti umanitari. Un attacco di Israele a Rafah sarebbe una completa catastrofe" ha detto.

Wennesland ha aggiunto che è difficile trovare parole di fronte alla popolazione di Gaza che ha perso tutto. "Non è facile dare speranza alle persone in mezzo a questo inferno.Non possiamo uscire da questa situazione senza un cessate il fuoco” ha concluso.



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