Borrell: “Dobbiamo fare tutto ciò che è possibile per evitare questo conflitto”
L'Alto rappresentante dell'Unione europea (UE) per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha dichiarato che il conflitto Israele-Palestina si sta trasformando in una guerra tra civiltà...
L'Alto rappresentante dell'Unione europea (UE) per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha dichiarato che il conflitto Israele-Palestina si sta trasformando in una guerra tra civiltà e che occorre fare tutto il possibile per evitarlo.
Borrell ha tenuto un discorso all'apertura della conferenza annuale degli ambasciatori dell'UE a Bruxelles, in Belgio.
Borrell affermando che, sebbene la questione Israele-Palestina sta peggiorando ogni anno sul campo, tutti, compresi i Paesi occidentali, lo stanno ignorando, ha sottolineato che gli accordi stipulati tra i Paesi arabi e Israele negli ultimi anni si pensava avrebbero portato pace e stabilità nella regione, ma ciò non è avvenuto, e ha aggiunto:
"Il conflitto Israele-Palestina non è più un conflitto israelo-arabo e questo è un punto di svolta. Quello che sta accadendo ora è una guerra di religioni o una guerra tra civiltà.
Altro giorno ho ascoltato le parole del presidente Recep Tayyip Erdogan che, rivolgendosi all'Occidente, ha dichiarato "Volete un'altra guerra della mezzaluna e dei crociati?”. Sono parole molto forti. Dobbiamo fare tutto ciò che è possibile per evitare questo conflitto".
Occorre definire le modalità di un processo politico che coinvolga Israele, l'Autorità Palestinese, gli Stati arabi, l'Unione Europea, la Turkiye, gli Stati Uniti e la Norvegia, che ha svolto un ruolo importante in passato. Questa è l'ultima possibilità per una soluzione a due Stati. Se falliamo, ci troveremo in una spirale di violenza e generazioni di odio. Questa è la più grande sfida geopolitica che ci attende".
Mentre, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha affermato che Israele ha il diritto all'autodifesa secondo il diritto internazionale e deve evitare vittime civili, aggiungendo che Gaza è una parte importante di un futuro Stato palestinese per una pace duratura.
Von der Leyen sottolineando che i palestinesi non possono essere costretti ad andarsene da Gaza, ha affermato:
"Questa è una ricetta che porterà solo a un'ulteriore instabilità regionale. Non ci può essere un blocco permanente di Gaza. Questa politica non ha funzionato".