Stampa israeliana: "Crisi tra Netanyahu e l’esercito del Paese"

In Israele, le notizie sulla crisi tra il governo e l'esercito spiccano sulla stampa del Paese.

Il quotidiano israeliano Yediot Ahronot ha scritto che esiste una crisi di fiducia tra il primo ministro Benjamin Netanyahu e l'esercito.

Secondo, la notizia del quotidiano, Netanyahu non ha accettato la responsabilità dell'operazione organizzata dalle Brigate Al-Qassam il 7 ottobre, al contrario, ha tagliato il conto all'esercito e si è arrabbiato con i comandanti per questo motivo.

Secondo quanto rapporto, c'è una disputa tra Netanyahu, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant e l'esercito sulla determinazione della tempistica dell’operazione di terra a Gaza.

Nonostante il consiglio di Gallant e degli ufficiali dell'esercito, Netanyahu si è astenuto dal lanciare un attacco di terra al confine libanese.

Il giornale ha scritto che all'interno della società regna l'unità, però la situazione è diversa all'interno del governo e dell'esercito, perciò hanno difficoltà a prendere decisioni.

Haaretz, uno degli influenti quotidiani israeliani,  in una sua analisi ha riferito che Netanyahu sta raccogliendo prove contro l'esercito.

Haaretz ha sostenuto che il primo ministro Netanyahu si sta preparando a dare la colpa del fallimento dell'operazione di Hamas all'esercito.

La mattina del 7 ottobre, le Brigate Izz ad-Din al-Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno lanciato un attacco di vasta portata contro Israele sotto il nome di "Diluvio di Aqsa".

Mentre migliaia di razzi sono stati lanciati da Gaza verso Israele, gruppi armati palestinesi hanno preso d'assalto il valico di Beit Hanoun-Erez, al confine tra Gaza e Israele, e lo hanno sequestrato.

I gruppi armati sono poi entrati negli insediamenti all'interno di Israele e l'esercito israeliano ha lanciato un attacco contro la Striscia di Gaza con decine di aerei da guerra.

Negli attacchi organizzati da Gaza sono stati uccisi 1.400 israeliani, di cui 307 soldati, e 5 mila 132 israeliani sono stati feriti.

Dal 7 ottobre, negli attacchi israeliani sono state uccise 5 mila 87 persone, tra cui 2 mila 55 bambini e 1.119 donne, ed il numero dei feriti è salito a 15 mila 273.

Gruppi armati palestinesi stanno tenendo in ostaggio 222 persone.