Renzi e premier portoghese chiedono dimissioni Dijsselbloem dopo frasi su Sud

L'ex premier Matteo Renzi e il primo ministro portoghese Antonio Costa hanno espresso indignazione per le recenti dichiarazioni sui Paesi dell'Europa del Sud rese dal presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem...

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Renzi e premier portoghese chiedono dimissioni Dijsselbloem dopo frasi su Sud

ROMA/LISBONA (Reuters) - L'ex premier Matteo Renzi e il primo ministro portoghese Antonio Costa hanno espresso indignazione per le recenti dichiarazioni sui Paesi dell'Europa del Sud rese dal presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, chiedendo le sue dimissioni.

In un'intervista ad un giornale tedesco, la Frankfurter Allgemaine Zeitung, il presidente dell'Eurogruppo aveva detto che i Paesi dell'Europa mediterranea che ricevono dall'Unione flussi di finanziamenti li spendono in "donne e alcool".

Il portavoce di Dijsselbloem ha precisato che il presidente dell'Eurogruppo non ha criticato alcun Paese o regione particolare e lo stesso Dijsselbom in serata ha detto di non aver alcuna intenzione di dimettersi.

Sul suo profilo Facebook Renzi ha definito le dichiarazioni di Dijsselbloem "da bar dello sport".

"Penso che gente come Dijsselbloem, che pure appartiene al partito socialista europeo anche se forse non se ne è accorto, non meriti di occupare il ruolo che occupa. Prima si dimette e meglio è, per lui ma anche per la credibilità delle istituzioni europee", ha detto l'ex presidente del Consiglio italiano.

Secondo il premier portoghese, le dichiarazioni di Dijsselbloem sono "razziste, xenofobiche e sessiste".

"L'Europa sarà credibile come progetto comune solo nel giorno in cui il signor Dijsselbloem smetterà di essere a capo dell'eurogruppo e si scuserà profondamente con tutti i Paesi e le persone che ha offeso con le sue affermazioni", ha detto Costa ai giornalisti.

Nell'intervista, pubblicata il 20 marzo, Dijsselbloem ha detto che i Paesi dell'Europa del Nord hanno dimostrato solidarietà ai Paesi in crisi durante la crisi del debito sovrano innescata dalla Grecia nel 2010.

"Come socialdemocratico - ha spiegato al quotidiano - credo che la solidarietà sia estremamente importante. Ma chiunque la chiede ha anche degli obblighi. Non posso spendere tutti i miei soldi in alcool e donne e poi chiedere il vostro sostegno. Questo principio vale a livello personale, locale, nazionale e anche europeo".

Secondo il suo portavoce, "Dijsselbloem non si riferiva ad alcun Paese o gruppo di Paesi. Il suo messaggio è rivolto a tutti i Paesi della zona euro: la solidarietà si accompagna a degli obblighi. Dobbiamo rispettare le nostre regole di bilancio. Questo è importante a livello personale, nazionale e internazionale".

Dijsselbloem, classe 1966, è un politico olandese membro del Partito del Lavoro. E' stato ministro delle Finanze nel suo Paese e dal gennaio 2013 è presidente dell'Eurogruppo.



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