Brasile, oggi Mondiali calcio, autorità sperano in fine proteste

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Brasile, oggi Mondiali calcio, autorità sperano in fine proteste

ROMA (Reuters) - Dopo anni di ritardi nella realizzazione degli impianti e sforamenti del budget, i Mondiali di calcio cominciano oggi in Brasile in un'atmosfera di scontento nazionale, mentre i tifosi stranieri in festa si riversano nel paese sudamericano.

Il match di apertura - in onda stasera in Italia alle 22 - vedrà in campo la nazionale brasiliana contro la Croazia. La partita si giocherà nello stadio di San Paolo che, realizzato in ritardo di 6 mesi a un costo maggiorato di 150 milioni, è stato un po' il simbolo delle difficoltà di questa Coppa del Mondo.

Molti brasiliani hanno criticato la spesa di oltre 8,3 miliardi di euro per il campionato, in un paese in cui mancano ancora molti servizi essenziali. Nell'ultimo anno ci sono state numerose manifestazioni di piazza, spesso degenerate in violenze, e anche se nell'ultimo periodo il numero dei dimostranti è calato, le autorità si aspettano che un "nocciolo duro" di contestatori, poche centinaia di persone, cerchi comunque di bloccare oggi il traffico diretto allo stadio. Un'evetualità che rischia di provocare scontri con la polizia.

Per alcuni, comunque, gli atteggiamenti critici e le manifestazioni di protesta cesseranno appena si comincerà a giocare, e soprattutto se il Brasile - considerato il favorito - riuscirà a vincere il titolo mondiale per la sesta volta.

Ma il rischio di proteste violente non è ancora scongiurato. Manifestazioni e scioperi sono stati già proclamati nelle 12 città che ospitano i Mondiali, tra cui un'astensione dal lavoro di 24 ore di alcuni dipendenti dell'aeroporto di Rio de Janeiro. Alcuni esercizi commerciali della città hanno già sbarrato porte e finestre per evitare danni in caso di proteste.

 


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