Libia, gruppo armato cerca legittimazione, offre blocco migranti

Il gruppo, la brigata Anas al-Dabbashi, quest’estate ha raggiunto un accordo per bloccare il traffico con il governo libico di unità nazionale (GNA) sostenuto dalle Nazioni Unite, ha rivelato a Reuters l’esponente dell’organizzazione, che si è identificat

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Libia, gruppo armato cerca legittimazione, offre blocco migranti

ROMA/TUNISI (Reuters) - Un potente gruppo armato, coinvolto nel traffico di esseri umani dalla Libia, sta cercando di legittimarsi e di ottenere impieghi di Stato nel settore della sicurezza dal governo di Tripoli in cambio del blocco alle partenze dei barconi dalle coste di Sabrata verso l’Italia. Lo rivela un componente di alto livello dell’organizzazione.

Il gruppo, la brigata Anas al-Dabbashi, quest’estate ha raggiunto un accordo per bloccare il traffico con il governo libico di unità nazionale (GNA) sostenuto dalle Nazioni Unite, ha rivelato a Reuters l’esponente dell’organizzazione, che si è identificato come Mohamed.

La necessità per il GNA di raggiungere un simile accordo rifletterebbe il potere dei gruppi armati attivi nella Libia occidentale, che localmente detengono il potere effettivo dalla rivolta del 2011, che portò alla deposizione di Muammar Gheddafi.

La rivelazione farebbe anche luce sulla precarietà della netta riduzione negli arrivi di migranti registrata negli ultimi tempi in Italia, lungo la rotta che ha sostituito quella dell'Egeo nelle preoccupazioni dell’Europa.

Il GNA non ha risposto alla richiesta di commenti.

Fonti locali, che hanno voluto rimanere anonime, hanno dichiarato che c’è stato almeno un incontro tra funzionari del governo e Ahmed al-Dabbashi, indicato come uno dei maggiori “facilitatori” del traffico di esseri umani in Libia in un rapporto Onu pubblicato quest’anno.

Mohamed ha detto che gli incontri sono stati più di uno, e che alla brigata è stata offerta anche la possibilità di un’amnistia per le attività legate al traffico svolte in passato.

Per mostrare la propria capacità di sostenere un accordo con Tripoli il gruppo, composto da centinaia di uomini, ha imposto con l’aiuto della guardia costiera un giro di vite sulle partenze che il mese scorso ha portato a un crollo dell’80% degli arrivi di migranti in Italia, ha aggiunto Mohamed.

Con le elezioni che incombono nella prima parte dell’anno prossimo il governo italiano, che ha accolto con favore l’improvviso calo degli arrivi fotografato dai dati ufficiali, è sotto pressione per dimostrare che può bloccare, o quantomeno rallentare, gli arrivi di migranti dallo Stato produttore di petrolio.

La Libia rimane divisa tra gruppi politici rivali e alleanze armate. Il GNA ha lottato per imporre la propria autorità su Tripoli e su alte parti della Libia occidentale, ed è stato respinto dalle fazioni che controllano la parte est del Paese.


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