Legge elettorale, una settimana per testo base, ma governo pensa a decreto
Il presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera, Andrea Mazziotti di Celso, intende incontrare in via informale i partiti per mettere a punto un testo base condiviso sulla legge elettorale...
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ROMA (Reuters) - Il presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera, Andrea Mazziotti di Celso, intende incontrare in via informale i partiti per mettere a punto un testo base condiviso sulla legge elettorale dopo che ieri Pd, Ap e Forza Italia hanno chiesto di sospendere la discussione per una settimana.
Intanto, un esponente del governo che preferisce restare anonimo ha detto a Reuters che l'esecutivo potrebbe varare un "decreto tecnico minimo" in materia elettorale, se il Parlamento non riuscisse a trovare un accordo entro l'estate.
L'obiettivo della Commissione è quello di presentare il testo base tra una settimana, intorno all'11 maggio, mentre il 25 o il 26 maggio dovrebbe essere scelto il relatore che illustrerà il provvedimento in aula a partire dal 29 maggio.
"Al momento non c'è nessun punto di caduta per una nuova legge elettorale, non c'è alcuna dinamica concreta", ha detto la fonte governativa, secondo cui è difficile che a Montecitorio la discussione cominci sul serio a fine maggio.
Proprio per questo, ha aggiunto la fonte, l'esecutivo potrebbe intervenire varando un decreto che indichi il modello di scheda elettorale e introduca il voto di preferenza di genere, come chiesto dalla Corte Costituzionale, senza toccare questioni più complesse come soglie di sbarramento o premi di maggioranza.
"A quel punto, il Parlamento potrebbe decidere di fare delle ulteriori modifiche", ha detto la fonte. Altrimenti, si andrebbe a votare con due sistemi leggermente diversi per Camera e Senato, nonostante le ripetute pressioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per armonizzare le due leggi.