Sisma Centro Italia, crolli e morti, particolarmente colpito il Reatino
Alcune forti scosse di terremoto nella notte hanno provocato crolli e vittime nell'Italia centrale, una situazione che il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio ha paragonato al sisma dell'Aquila...
ROMA (Reuters) - Alcune forti scosse di terremoto nella notte hanno provocato crolli e vittime nell'Italia centrale, una situazione che il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio ha paragonato al sisma dell'Aquila.
Il terremoto, avvertito chiaramente anche a Roma, ha interessato le province di Rieti, Ascoli Piceno e Perugia. I centri più danneggiati sarebbero Amatrice e Accumoli, nel Reatino.
Una scossa di magnitudo 6.0 è stata registrata alle ore 3,36, seguita da molte altre tra cui due, le più forti, di magnitudo 5.1 e 5.4 circa un'ora più tardi, secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).
Per Fabrizio Curcio, a capo del Dipartimento della protezione civile, si è trattato di un evento "di valore paragonabile al sisma dell'Aquila" del 2009, con la sola differenza che in questo caso la popolazione è più diffusa sul territorio.
"E' stato un terremoto superficiale, una scossa di magnitudo importante", ha spiegato Curcio.
"Tre quarti del paese non c'è più", ha detto in diretta tv a RaiNews24 Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, confermando che ci sono 2 morti accertati.
"Una strada di accesso al centro storico è bloccata dal crollo dei palazzi, è difficile raggiungere le case. Abbiamo un ponte lì lì per cadere", ha aggiunto Pirozzi.
Grave anche la situazione di Accumoli, come ha detto sempre a RaiNews24 il primo cittadino Stefano Petrucci: "Adesso che è giorno constatiamo che la situazione è sempre più drammatica. Ci sono persone sotto le macerie, ci sono decedeuti accertati".
"Occorrono molte squadre di vigili del fuoco, molte persone sotto le macerie", ha aggiunto Petrucci.